Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

CERRETI: “LA GALLERIA D’ARTE MODERNA PROVINCIALE RISCHIA DI SEGUIRE NEGLI ABISSI DELL’INDIFFERENZA”

Messina 23/01/2013 - La Galleria D’arte moderna e contemporanea provinciale rischia di seguire negli abissi dell’indifferenza politica e sociale, la storica e dimenticata Nave Cariddi. A Tal proposito sovviene la citazione di Albert Camus che in merito alla disattenzione del genere umano disse: “Se il mondo fosse chiaro, l'arte non esisterebbe.” Ed è proprio su questo spunto che nascono le mie osservazioni e proposte.

Infatti poco chiara risulta agli occhi dei messinesi che realmente tengono alla propria storia, al presente e al proprio futuro, il perché ed il come sia stato possibile realizzare in un sotterraneo al tempo adibito a garage e falegnameria, una galleria d’arte moderna e contemporanea, famosa in Sicilia per aver goduto di ben 3 inaugurazioni, 1 per ogni Presidente che negli ultimi 10 anni si è succeduto alla guida dell’Ente provinciale.

Certo ogni inaugurazione ha portato novità, una targa, un nuovo vetro o addirittura qualche faretto alla moda, ma mai nessuno si è veramente occupato di dare DIGNITA’ non solo alla storia contenuta in un luogo inadatto e senza prospettiva, ma anche all’impegno e la serietà del personale provinciale applicato alla gestione del servizio.

Quanto sopra viene dimostrato dall’esiguo numero di visitatori che annualmente ospita la Galleriia Provinciale, appena 1860 nel 2012, ottima annata, con un inizio d’anno che punta addirittura a nobilitare il nostro patrimonio con 92 visitatori ad oggi registrati.

Numeri ridicoli, per una galleria che contiene opere di Autori di prestigio come la “Ragazza col Libro” di Casorati, stimato nell’era della lira addirittura 5 miliardi, piuttosto che il “paesaggio di Castel Mola” o il “Ballo dei Contadini” di Migneco, o “Il Picconiere”di Renato di Guttuso.

Tra le tante, d’obbligo ricordare le opere di Gio Pomodoro, Alighiero Boetti, Lucio Fontana, Agostino Bonalumi, Felice Canonico, Mimmo Rotella ed infine contenuto sempre nell’interrato 3 volte ribattezzato Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea lo storico “Archivio Quasimodo”.
Ma secondo Voi tutto questo patrimonio artistico può valere 1800 presenze all’anno?
Assolutamente no, ed è per questo che il sottoscritto ha deciso di portare all’attenzione della Conferenza dei Capigruppo Consiliari la propria proposta di rivoluzione culturale, che consentirà gratuitamente il reale rilancio della Storia dignitosa della nostra città.

Fondamentale, considerato che la politica di Ricevuto non è riuscita, al di là di qualche momento di “svago jazz”, ha produrre niente di significativo e duraturo e soprattutto mirato ad un interazione seria con i beni culturali e l’Università per la realizzazione del famoso “Polo Artistico Messinese” dove far convivere tutta l’arte espressa nei secoli sul nostro territorio, ipotizzare il trasferimento delle opere d’arte e della Galleria d’arte moderna e contemporanea, destinate inevitabilmente ha perdere valore e utilità sociale, all’interno del Foyer del Teatro Vittorio Emanuele, così da far ricongiungere l’arte moderna e contemporanea provinciale con la stupenda volta dipinta dal Celebre Renato Guttuso, per l’appunto “La leggenda di Colapesce”.

Il Teatro Vittorio Emanuele, sicuramente più accessibile dell’attuale sede della Galleria, potrebbe facilmente ed agevolmente attrarre l’attenzione degli oltre 400.000 croceristi che annualmente toccano le rive messinesi per scappare in luoghi regionali più interessanti, nobilitando il tesoro artistico della provincia.
Inoltre sarebbe quanto meno doveroso dare l’opportunità gratuita ai 28570 alunni delle strutture scolastiche di istruzione di 2° grado del messinese di essere accompagnati nel conoscere la loro storia artistica e le bellezze che Messina è riuscita a produrre, con l’organizzazione di transfer provinciali in supporto delle diverse direzioni didattiche.
Come si può notare basta poco per rendere produttivo un Ente e la sua Storia e per sfondare il “muro voluto” delle 1800 presenze, quello che è mancato non è stata la VOLONTA’ ma la CAPACITA’ di saper dipingere senza pennarelli, ma con piccole idee ed ostinata caparbietà.

Il Consigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capo Gruppo M.L.I.

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