Ponte sullo Stretto: “LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini"

“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini”. Con questo slogan il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca dà appuntamento giovedì 25 aprile a Messina dalle 17,30 in poi a Torre Faro nei pressi del Pilone, al locale La Pinnazza.   Messina,  23/04/2024 - Presente il sindaco di Messina Federico Basile il cui intervento insieme a quello del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è previsto alle 19:00. “Siamo contrari al ponte di Matteo Verdini che dovrebbe essere realizzato con una rapina del Fondo Sviluppo e Coesione che appartiene alla Sicilia -afferma De Luca-. È impensabile che due miliardi di euro che servono per gli invasi, che servono per le strade, per le scuole, per i depuratori vengano scippati alla Sicilia per il ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l'alta velocità da Salerno fino a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni in Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro e di Augusta e c

MERI': LE INCOMPIUTE E LO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO NELLA BLACK LIST DELL'ASSOCIAZIONE ASTORIA

Un esercito di strutture fantasma ennesimo sperpero di denaro pubblico
Merì (Me), 09/03/2013 - Eterne incompiute nel comune di Merì oppure, ancor peggio, strutture completate, mai messe in funzione ed abbandonate. A denunciare la situazione è l'associazione meriense Astoria, che ha stilato una vera e propria black list di tutte le opere costruite negli anni con i soldi dei cittadini e lasciate in un limbo.
A svettare in pole position è il palazzetto dello sport, ultimato ma mai inaugurato, in attesa di un certificato di agibilità che inspiegabilmente non arriva. Lucchetti serrati, dunque, per una struttura sportiva che poteva rappresentare un punto di incontro e svago per numerosi giovani ed associazioni sportive che, invece, sono costretti ad andare altrove. 
“Un comune che non ama i nostri giovani, ma soprattutto non li aiuta – dichiara Mario Gitto, presidente di Astoria – da 8 mesi attendiamo che l'amministrazione conceda i locali alla nostra associazione, ma finora nessuno si è degnato di darci una risposta, positiva o negativa”.
Il riferimento è ad un'altra struttura abbandonata, nata come sede dell'ufficio di collocamento, ristrutturata con l'obiettivo di ospitare il corpo di polizia municipale, nei fatti chiusa e negli anni persino preda dei vandali.
“Basta fare un giro per il paese, per vedere le numerose strutture fantasma ergersi ovunque – prosegue Gitto – E' ubicato nelle vicinanze del comune, ad esempio, un grande stabile totalmente diroccato, oggi sede della guardia medica. Centinaia di metri quadri realizzati con l'obiettivo di realizzare una casa di cura comunale, numerose stanze chiuse e negli anni depauperate di tutto, esempio di vergogna di una classe politica assente oppure, se presente, totalmente inconcludente”.
Ma le sorprese non finiscono. In pochi forse sanno che a Merì esiste persino un mercato ortofrutticolo, uno spazio immenso attrezzato di tutto punto per ospitare i commercianti, mai messo in opera. “Un mancato polo ortofrutticolo che avrebbe reso Merì importante crocevia del commercio, grazie alla sua vicinanza al mondo florovivaistico milazzese da una parte, e a quello commerciale barcellonese dall'altra”, conclude il presidente.
Dulcis in fundo il parco suburbano, punta di diamante della campagna elettorale di appena un anno fa, quando fu presentato quale polo museale e luogo in cui arte, cultura e natura si intrecciavano. “Ad animare il parco, adesso, ci sono soltanto le zecche – tuona Gitto, che avverte: – attenzione a non portare i vostri bambini al parco giochi prima di una eventuale disinfezione!”.
Un lungo elenco di vergogne, quello stilato dall'associazione Astoria, che si chiede se non si tratti di un inutile sperpero di denaro pubblico. “ Il comune paga la luce con contratti particolarmente onerosi anche per queste strutture e si ritrova adesso con un consistente debito nei confronti dell'enel. Delle due una: o pagare e mettere a reddito gli edifici, a beneficio della collettività – conclude – oppure limitare ogni sperpero e chiudersi a riccio nel “dolce non far niente”, ricordandosi poi di risvegliarsi fra circa quattro anni, quando sarà tempo di elezioni”.

Commenti

  1. Queste incompiute sono presenti in tanti comuni.
    A Brolo esiste una struttura per anziani incompleta(di fronte cimitero).
    Cosa si aspetta per fare un project financing, finire la struttura e darla in leasing a privati?
    Forse qualche mazzetta?

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