Il mare “carta del mazzo” che l’Italia non ha mai giocato per essere competitiva in Europa e nel mondo

MARE, RISORSA PER COLMARE DIVARIO NORD-SUD.  INFRASTRUTTURE, PORTI E ZES LA CHIAVE PER LA CRESCITA DEL MEZZOGIORNO.  Al Palazzo Biscari di Catania il X Convegno di Ance Giovani.   Tra gli interventi il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci e il sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti Tullio Ferrante   CATANIA, 20/04/2024 - Il mare è la “carta del mazzo” che l’Italia non ha mai giocato per tornare a essere competitiva in Europa e nel mondo. Con assetti geopolitici nel mar Mediterraneo in continuo cambiamento a seguito della crisi del canale di Suez, il Mezzogiorno può tornare a essere protagonista. Questo a patto di una programmazione seria e concreta, che manca da oltre un secolo, e che possa lasciarsi alle spalle la “questione meridionale”, concentrandosi su una più larga scala. Una sfida lanciata al Palazzo Biscari di Catania dal ministro delle Politiche del Mare  Nello Musumeci , in occasione del  X Convegno Giovani Ance del Mezzogior

FORMAZIONE PROFESSIONALE IN SICILIA, ENTI SENZA FUTURO

Palermo, 20/04/2013 - Con lettera del 11/04/2013 prot. 1606, l’Assessore Scilabra ci ha inserito tra gli interlocutori del tavolo tecnico istituzionale permanente sulla formazione professionale. In realtà siamo il 52° partecipante. Non manca nessuno. Al solito presenti in massa centri di formazione professionale come il CIAPI o il CERF coi quali ci sarebbe qualche conflitto d’interesse, e sindacati come Cobas, CUB, ULTRA-LABOR, che non sono neppure rappresentativi.
Noi parteciperemo per dare un contributo costruttivo, anche se controcorrente. Nell’incontro dell’8 aprile abbiamo presentato una proposta di legge sul diritto allo studio mirante a creare un rapporto diretto tra scuole e Regione. Vedremo se l’Assessore avrà tempo di leggerla. Al Tavolo tecnico, già riunito per le ore 15,00 di martedì 16 aprile, andremo con un’apposita relazione dalla quale si evincano i fabbisogni del mercato del lavoro nel settore di competenza.

Il primo fabbisogno del mercato del lavoro è quello di poter contare su lavoratori seri, puntuali, impegnati e capaci. Il 10 aprile l’assessore Scilabra ha fatto visita non preannunciata in un ente di formazione palermitano, l’IRAPS, verificando che in orario di servizio tutti i docenti erano fuori a fumare o a bere il caffè. Inoltre l’ente non disponeva del necessario laboratorio per le esercitazioni pratiche, necessarie per il corso di estetista. Purtroppo l’ispezione non si è conclusa col licenziamento dei fannulloni e con la revoca del finanziamento all’IRAPS, per cui questa visite, nel solito stile siciliano, si concludono sempre nel solito nulla di fatto e sono tempo perso perché tutti sappiamo benissimo che in Sicilia la sola formazione seria si fa in quasi tutte le scuole statali e nei CFP di ispirazione cristiana.

Il resto è voto di scambio allo stato puro. Intanto lo stop all’Avviso 20 rischia di creare 620 nuovi disoccupati del Cefop, uno dei più grossi enti di Formazione siciliani. E sono tanti quelli rimasti dopo un primo dimagrimento dell’ente, passato da 970 a 620 dipendenti. Tagli necessari a tenere in piedi il Cefop, e a stilare il piano industriale che ha consentito all’ente di recuperare il Durc, che era stato negato in passato oltre all’accreditamento e ai fondi per il Prof 2011 prima, e per l’Avviso 20, dopo. Ma proprio quel piano, spiegano i commissari, consentiva all’ente di poter contare su finanziamenti triennali. E su quella base il Cefop è in qualche modo rinato. Salvato, insomma, dal disastro, e prossimo a essere rilanciato sul mercato. “Ma adesso - spiegano i commissari - chi vuole che se lo prenda, il Cefop?”. Chi acquisterà mai, insomma, un ente che improvvisamente si trova “senza futuro”?

“Il ministero - aggiungono i commissari - sta seguendo da vicino la vicenda Cefop. E la preoccupazione è tanta. Anche se, a fronte degli annunci alla stampa, non abbiamo ancora ricevuto da parte del governo siciliano nessuna informazione ufficiale rispetto allo stop dell’Avviso 20”. Il Cefop è vicino al fallimento. E 620 lavoratori sono già col fiato sospeso. Basta leggere però la relazione della Corte dei Conti sul bilancio regionale per capire come i debiti abbiano superato i 5 miliardi di euro e le ultime gare per contrarre nuovi mutui siano andate deserte. Mentre i grillini perdono tempo a contestare il MUOS di Niscemi e l’assessore Scilabra appare priva di una strategia a medio termine, Palazzo d’Orleans è circondato giornalmente dai 24.000 precari degli enti locali, dai 20.000 precari forestali, dagli ottomila senza stipendio della formazione, dai 2.000 precari ex PIP, dai 1.800 precari GESIP, senza contare i cassintegrati del settore privato, a cominciare dai 1.500 della Fiat di Termini Imerese. Martedì daremo il nostro contributo di proposte al tavolo tecnico istituzionale ma, vista la composizione delle delegazioni, temiamo che si possa produrre ben poco.

Roberto Tripodi,
Presidente regionale ASASI

Commenti

  1. Non è proprio corretto affermare che tutti i docenti dell'Iraps quando è arrivato l'Assessore Scilabra si trovavano fuori a fumare poiché, quando è entrata nella sede, ha trovato nelle aule che ha visitato sia gli allievi che il personale docente.

    RispondiElimina
  2. Eccetto gli operai della FIAT,qursti signorirappresentano un esercito di corruttori della politica che in cambio di uno stipendio hanno sostenuto i politici corrotti.
    Questo esercito ha impedito lo sviluppo delle attivita produttive siciliane avendo fatto mancare le risorse per promuoverle.
    E arrivato il momento di azzerare i posti non produttivi per crearne di produttivi, da assegnare per merito e non per clientela,solo cosi i Siciliani possono riaquisire la dignita' perduta.

    RispondiElimina
  3. sicuramente qualche docente sarà stato a fumare , ma non slittiamo il problema. Il punto focale è che i docenti reggono la baracca senza ricevere retribuzione, addossandosi i costi per raggiungere le sedi di docenza esterne, e spesso, subendo l'amaro e triste ricatto datoriale che o ci stai o sei fuori. Da ciò si possono dedurre eventuali usi e abusi legittimi e illegittimi del personale e dei propri poteri.

    RispondiElimina
  4. Caro sig presidente, ma dove ha visto o letto che il personale dell iraps era fuori a fumare o a bere caffè?? Tutti i docenti erano in AULA e anche gli allievi. C è la telecamera nascosta della signorina Scilabra che può testimoniarlo! Dove li ha visti i fannulloni ?? I lavoratori sono le prime vittime di questo sistema. Ha fatto una grave offesa a chi si reca tutti i giorni a lavorare Anche Se Alla DATA dell articolo si trova con 7 stipendi arretrati e con dignità si reca tutti i giorni a lavoro!sono indignata!

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.