Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

BROLO, RITROVATO A CAPO D'ORLANDO IL CORPO SENZA VITA DI VINCENZO ODDO

Brolo (Me), 22/07/2014 – Ora quanto temuto per più di due giorni non dà più scampo. La notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Vincenzo Oddo non è più una illazione. Il mare ha smesso di giocare a nascondino con il corpo ormai senza vita del giovane brolese di 23 anni che da domenica 20 luglio aveva fatto perdere le sue tracce dopo essersi immerso nelle acque tranquille del Gattoprardo, a Brolo, diretto verso lo Scoglio. I familiari di Vincenzo Oddo dovranno rassegnarsi e smettere di sperare, ora che il ritrovamento del loro congiunto è avvenuto, intorno alle ore 16 di oggi a Capo d’Orlando, nel tratto di mare antistante l’hotel il Mulino e l’istituto tecnico commerciale.

L’avvistamento del cadavere, sospinto dalle onde del mare agitato, è stato segnalato da alcuni giovani impegnati a lavorare in uno dei lidi del lungomare orlandino. Avvertiti gli uomini della Capitaneria di Porto, per tutta la giornata oggi impegnati sul lungomare di Brolo, con i sub intenti a perlustrare il fondale lungo tutta la zona compresa tra Brolo e San Gregorio, hanno avvertito il Commissariato di Polizia e i Carabinieri. I familiari di Vincenzo Oddo sono stati messi al corrente del ritrovamento, mettendo fine ad una attesa altrettanto grande quanto lo è ora il dolore nell'apprendere la notizia lungamente scongiurata.

Questa mattina Brolo ‘brulicava’ di fosche notizie, date per certe, stando alle quali il 23enne Vincenzo Oddo era stato ritrovato cadavere in località Scafa, in un tratto di spiaggia poco distante da dove è misteriosamente sparito, dopo essersi immerso in mare con l’intenzione di fare una delle sue solite nuotate fino allo Scoglio di Brolo. Presto però era arrivata la smentita, mentre i subacquei della Marina Militare sospendevano le ricerche (andate avanti per tutta la mattinata), a causa delle cattive condizioni del mare.
Il tratto antistante l’hotel Il Gattopardo era divenuto in questi giorni il quartier generale di quanti attendevano, speranzosi, il ritorno di Vincenzo Oddo, 23 anni, diploma in servizi commerciali e turistici conseguito presso l’istituto tecnico statale di Naso.Vincenzo era sceso in acqua proprio in quel tratto di spiaggia per raggiungere a nuoto lo Scoglio, l’isolotto che si erge maestoso, a poche bracciate tra il bagnasciuga brolese e lo Scoglio.
Il giovane era pure ‘personal trainer’ 23enne, specializzatosi a Roma.
La notizia del ritrovamento del corpo di Vincenzo si era diffusa tra ieri sera tardi e stamattina: il corpo di Vincenzo sarebbe stato restituito dal mare e trasferito in elicottero presso l’ospedale di Patti, dove certamente sarebbe stata eseguita l’autopsia. Non c’erano toni ‘pruriginosi’ nel riferire la notizia. Anzi, tanta umana mestizia. Tanta umana compassione.

La notizia - però - era stata prontamente smentita dai comandanti della Marina Militare presenti in pianta stabile presso il ritrovo a mare sul lungomare brolese e dagli stessi genitori di Vincenzo Oddo (anche loro al corrente del diffondersi della infondata notizia), ormai stabilmente presenti in quello stesso ritrovo che costituisce il luogo più vicino al caro Vincenzo, il posto più idoneo dal quale sorvegliare il mare, ogni suo sussulto, ogni movimento. Il luogo dal quale alimentare fiduciosissime speranze, dove attendere il ritorno di Vincenzo.
Ma ecco, d'improvviso crollare ogni speranza, assieme alle illazioni e alle notizie infondate. Ora la notizia del ritrovamento del 23enne di Brolo è purtroppo realtà: il suo corpo è stato portato a riva dagli uomini della Marina Militare, Guardia Costiera, da giorni impegnati nella ricerca del povero Vincenzo Oddo.

Il giovane era da tutti conosciuto e apprezzato. Chiunque lo conoscesse sapeva che Vincenzo era un provetto nuotatore, abituato a fare quella traversata che molti giovani brolesi sono soliti fare. Lo Scoglio, quasi una seconda ‘patria’, prova di abilità e attaccamento. Lo Scoglio di Brolo è ‘patria’ e feticcio allo stesso tempo. Un simbolo identitario, assieme alla torre saracena. 
Ora forse l'autopsia potrà spiegare come un giovane sportivo ed abile nuotatore come Vincenzo possa avere ceduto proprio al mare la sua giovane esistenza, in una giornata di domenica che non si potrà mai più dimenticare.

La madre di Vincenzo, Maria Antonietta Contenta, il quel lido sulla spiaggi di Brolo, assieme al padre del ragazzo,attendevano come vedette  il ritorno di Vincenzo. Maria Antonietta parlava con ogni persona in grado di darle un ragguaglio, che potesse aiutarla a comprendere come sia possibile che un ragazzo tanto abile nel nuoto, abituato allo sport e al mare potesse avere smarrito la ‘rotta’, vittima di un’amnesia, di un malore. Lo immaginava ferito, impossibilitato a ritrovare le forze. E la strada di casa.

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