Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

BROLO: ONDATA DI ARRESTI PER FALSO, PECULATO E TRUFFA AGGRAVATA, CC E GDF INDAGANO SUL COMUNE

Carabinieri e Guardia di Finanza indagano sul comune di Brolo. Ondata di arresti per falso, peculato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Nota stampa relativa all’esecuzione di un provvedimento cautelare operato congiuntamente dal personale dei Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Messina a carico di sette soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, in concorso, di falso, peculato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa organizzata per stamattina 18 agosto 2014 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina

Brolo (Me), 18/08/2014 - Coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti (ME), dalle prime ore dell’alba di questa mattina uomini dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere ed a sei ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di ex amministratori e responsabili del Comune di Brolo (ME).

Ai destinatari delle misure cautelari vengono contestati i delitti di falso materiale ed ideologico in atti pubblici, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e peculato per aver distratto a proprio favore somme di denaro dalle casse del Comune di Brolo, con riguardo alle annualità 2011, 2012 e 2013.
Il provvedimento in questione è stato emesso dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a seguito di indagini avviate nei primi mesi del 2013.
La vicenda è quella dei dei “mutui fantasma”, il cui inizio si può fare risalire al 28 novembre 2013 e vede indagati l'ex sindaco Salvo Messina e quattro funzionari. Sequestrati documenti: si ipotizza la truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e il falso in atto pubblico.  I carabinieri hanno notificato in quella data cinque avvisi di garanzia: al sindaco Salvo Messina e gli altri ad amministratori e funzionari del Comune di Brolo in relazione all’indagine sull'erogazione dei mutui per la realizzazione del palasport e per l’adeguamento sismico della scuola elementare di via Roma.

Due mutui, accesi dal Comune brolese, sarebbero stati erogati per la realizzazione del palazzetto dello sport, in effetti mai realizzato, ed un altro mutuo per l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza di una scuola. Questi ultimi lavori sarebbero poi stati realizzati con fondi diversi da quelli ottenuti con il mutuo ‘incriminato’. La polemica non è in effetti ‘cosa’ nuova, giacché si trascina da tempo, con comunicati e controcomunicati, a difesa e a discolpa.

Gli avvisi di garanzia, notificati dai CC di Patti su richiesta del sostituto Francesco Bonanzinga, riguardano il sindaco di Brolo, Salvo Messina, e 4 funzionari comunali: Giuseppe Indriani, Calogero Tripi, Carmelo Arasi, e Costantino Maniaci. L’accusa ipotizzata è di "truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche" e di "falso in atto pubblico".

Gli importi dei mutui contratti dal Comune di Brolo sono state sintetizzate in un manifesto affisso in paese e portato alla conoscenza della stampa con un comunicato: "“Il gruppo di minoranza consiliare "Uniti per Brolo" e l'indipendente Carmelo Princiotta, al fine di rendere edotta la cittadinanza in merito alle vicende dei mutui contratti dal nostro comune, ha realizzato questo manifesto da oggi affisso per le vie del comune brolese”.

Per la realizzazione del Palazzetto dello sport, il mutuo è di 1.700.000 euro. Secondo la delibera della giunta municipale del 3 ottobre 2011, 1.200.000 euro sarebbero stati assegnati con un finanziamento dall’assessorato Regionale, mentre per i restanti 500.000 euro il Comune avrebbe contratto un mutuo. Ma la delibera trasmessa dal Comune brolese alla cassa depositi e prestiti sarebbe stata poi modificata e il mutuo contrattao sarebbe diventato di 1.700.000 euro tondi.

C’è ancora una terza delibera, pubblicata sul sito del Comune di Brolo, successivamente rimossa. Quanto ai lavori di adeguamento sismico della scuola, l'ammontare riportato sul manifesto dell'opposizione è di 918.750 euro. Successivamente l’amministrazione brolese avrebbe realizzato i lavori con uno stanziamento della Protezione Civile.
Lo scorso 5 novembre 2013 la minoranza consiliare al Comune di Brolo, aveva occupato la sala del consiglio comunale, per protesta, diffondendo un comunicato stampa in cui si spiega che “il generale impaurito dal nemico ha mandato le sue truppe in guerra rimanendo nascosto dietro l'albero. Ieri sera, - scrivono i consiglieri di minoranza - il sindaco di Brolo, Salvo Messina, non si è presentato in consiglio comunale e la seduta si è conclusa con un rinvio proposto e votato dal gruppo di maggioranza. Il gruppo di minoranza esprimendo la propria indignazione per quanto avvenuto in aula, ha scelto, con un gesto eclatante, di occupare l'aula consiliare per l'intera nottata”.

“La maggioranza - proseguono nella nota i consiglieri di minoranza - ha preferito rinviare un punto la cui argomentazione sarebbe stata di primaria importanza, trattandosi di chiarimenti relativi ad alcuni mutui già erogati per opere mai realizzate (Palazzetto dello sport). Mutui che andranno a gravare sulle tasche dei cittadini, ai quali in questi giorni vengono chiesti ulteriori sacrifici con l'aumento spropositato dell'acqua, per il prossimo ventennio. La minoranza aveva richiesto l'autoconvocazione del consiglio a seguito dei mancati riscontri all'interrogazione e il mancato rilascio di tutta la documentazione chiarificatrice nel merito. Di cosa hanno paura il Sindaco e i suoi assessori ? Perché non rispondono alle interrogazioni ? Perché sfuggono al dibattito ?”, scrive ancora la minoranza nel citato documento".

In effetti già il 15 ottobre 2013 i consiglieri comunali di minoranza Rosaria Ricciardello, Carmelo Princiotta (uscito dalla maggioranza), Giuseppe Miraglia, Vincenzo Princiotta e Gaetano Scaffidi Lallaro, presentavano una richiesta di autoconvocazione del Consiglio Comunale, per la trattazione del seguente argomento: dibattito e determinazioni relativi all’accensione dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti, pos. n°4551305; n°4553885 e n°4545992, allegando alla richiesta di convocazione la seguente “proposta di dibattito e determinazioni relativi all’accensione dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti, pos. n°4551305, n°4553885 e n°4545992;

PREMESSO:
- che i sottoscritti consiglieri comunali nei giorni scorsi sono venuti a conoscenza, visionando il sito del Ministero degli Interni, dell’esistenza di una serie di mutui a carico del Comune di Brolo;
- che analizzando la suddetta tabella, si evince che nell’anno 2011 sarebbero stati richiesti, dal Comune di Brolo, tre mutui con posizioni n° 4551305, n°4553885 e n°4545992, rispettivamente per gli importi di €918.750,00; €1.700.000,00 ed €591.446,15, per i quali sembrerebbe già iniziato l’ammortamento a partire dal 2013;

- che i consiglieri di minoranza, in data 20/09/2013, con nota prot. n° 11779, chiedevano al Sindaco e alla Segretaria Comunale di avere chiarimenti circa l’accensione dei suddetti mutui e il rilascio di copia di tutti gli atti che hanno portato alla richiesta di accensione e alla eventuale erogazione delle somme;
- che in data 11/10/2013, con nota prot. n°12739, il consigliere Carmelo Princiotta presentava interrogazione dal contenuto pressocchè analogo alla richiesta effettuata dai consiglieri di minoranza;
- che nei giorni scorsi, sugli organi di stampa, è stato pubblicato un documento redatto da una associazione politico-culturale del territorio che chiedeva, al Sindaco (e non solo), chiarimenti circa l’accensione di detti mutui e l’utilizzo delle somme;
- che ad oggi il Sindaco non ha fornito alcun chiarimento;
- che si ritiene la questione di estrema importanza e delicatezza;
- che si ritiene doveroso da parte del sindaco fornire chiarimenti circa l’accensione dei mutui in questione e l’utilizzo di somme eventualmente erogate al nostro ente;

CONSIDERATO CHE:
- il Consiglio Comunale, organo di controllo, è obbligato ad esaminare ed approfondire la questione, effettuando i necessari riscontri ed assumendo le conseguenti determinazioni in merito;

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO, i sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 16 del vigente Statuto Comunale,

PROPONGONO

Che il sindaco fornisca al Consiglio Comunale tutti i chiarimenti, con visione di tutta la documentazione relativa, inerenti i mutui di cui in oggetto, e, nel contempo adottare tutte le determinazioni che il caso richiede.”.

Il sindaco Salvo Messina, a tale ‘letteratura’ aveva risposto come segue, dopo il consiglio di cui sopra:

Nessuna fuga, nessun venir meno alle mie responsabilità. A Brolo la democrazia è rispettata, ed ancora deve essere piantato l’albero dietro il quale mi venga voglia di nascondermi. Non è nel mio Dna. Ieri sera in aula non c’ero per rispetto dei ruoli, per rispetto verso un indagine in corso che spero faccia presto il suo corso.. il tempo è galantuomo.

In qualità di sindaco esprimo la mia amarezza per i toni sentiti ieri e ribaditi quest’oggi. Comportamenti vergognosi, atteggiamenti da Ponzio Pilato, vigliaccheria.. non sono termini che merita il mio consiglio comunale, quello votato dai cittadini. Sulla richiesta delle dimissioni mie e della giunta.. anche questo fa parte dei ruoli come quello di “strombazzare” un’occupazione d’aula che dura il tempo di una pizza e quattro foto.

Il 20 settembre ho avuto fatto un’interrogazione su quello che è definito l’affaire dei mutui. Ho detto che avrei risposto, aggiungendo, vista poi l’auto-convocazione del consiglio sullo stesso argomento, che lo avrei fatto in consiglio comunale. E sarei stato lieto di farlo. Poi, dalla stampa , esattamente il 18 ottobre, entro i tempi concessimi dalla normativa per rispondere, apprendo della denuncia presentata alla magistratura proprio sull’argomento mutui.

Ed oggi mi sembra puerile girare intorno ai termini, esposti, denuncia, chiarimenti. C’è, ritengo, un indagine in corso. Quindi mi è sembrato il caso non interferire con questa. Da qui la decisione di non andare in aula.
Motivazione incluse nella nota che il presidente del consiglio Maria Ricciardello ha letto in aula ad avvio del consiglio comunale ieri sera.

Questo per chiarezza. Nessun esercito senza generale, nessun ripiegamento.. Sono un sindaco che è “al fronte”. In diciassette mesi, esposti, denunce, ricorsi, da parte dell’opposizione hanno caratterizzato quest’amministrazione.

Vado avanti… Piaccia o no.
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La nostra proposta di dibattere il punto sui mutui di 30/45 giorni rigettata dall’opposizione. E noi rigettiamo tutte le accuse proferite ai nostri danni. Questo il documento della maggioranza consiliare brolese.
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Brolo (Me), 05/11/2013 - “Il gruppo di maggioranza in merito all’accensione dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti, punto posto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 04/11/2013, ci tiene a sottolineare che non ha mai voluto non trattare l’argomento o peggio ancora rinviare lo stesso a data da destinarsi.
La posizione del gruppo consiliare è ben definita in un documento politico dove si legge ancora: “Infatti, la proposta del gruppo di maggioranza è stata di un rinvio a 30 massimo 45 giorni: proposta rigettata dal gruppo di minoranza o comunque da una parte di esso.
Data la complessità dell’argomento e considerato che sono in corso indagini da parte dell’autorità giudiziaria, il nostro gruppo di maggioranza ritiene che sia opportuno che gli organi competenti svolgano il loro lavoro con serenità senza inutili clamori e comunque ribadendo, qualora ce ne fosse bisogno, la nostra piena fiducia negli organi di giustizia.

Invece, dobbiamo purtroppo constatare che questo modo di operare, mirato più alla ricerca del polverone mediatico che alla volontà reale di fare chiarezza, è espressione della leggerezza con cui spesso vogliono trattarsi argomenti seri e talvolta di disinformazione.
Quello che il gruppo di maggioranza si auspica, come tutti i cittadini, è che venga fatta chiarezza e alla luce di questo si spiega la nostra posizione.

Chi oggi ci accusa di atteggiamento arrogante, ostruzionista e omissivo non dovrebbe dimenticare che la prima regola per un consigliere attento e responsabile è innanzitutto il rispetto dei ruoli.
E pertanto non si può far passare la nostra necessità di avere maggiori chiarimenti come sinonimo di vergogna né si può avere la presunzione di ergersi a paladini della giustizia quando si ricorre sempre ad esposti, denunce e ricorsi.
Forse troppo spesso coloro che dovrebbero operare con pacatezza si lasciano trascinare dalla voglia di protagonismo".

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