Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

SESSO CON MINORE: 51ENNE DI S. AGATA MILITELLO ARRESTATO PER RAPPORTI CON 13ENNE

Sant’Agata di Militello: eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica di Patti, nei confronti di santagatese G.L.M., santagatese di 51 anni, per avere avuto rapporti sessuali nel 2002 con un minore di anni 14. Confermata la sentenza con cui nel 2012 la Corte d’Appello di Messina aveva condannato l’uomo a 2 anni e 3 mesi e all’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela e alla curatela

Sant’Agata di Militello (Me), 21/10/2014 - Stamani, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sant’Agata di Militello, hanno eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dall’ufficio Esecuzioni Penali della Procura delle Repubblica di Patti, nei confronti di santagatese G.L.M., santagatese di 51 anni, responsabile di aver avuto rapporti sessuali nel 2002 con un minore di anni 14. La Suprema Corte di Cassazione, terza sezione penale, ha confermato la sentenza con la quale, nel 2012, la Corte d’Appello di Messina aveva condannato l’uomo a 2 anni e 3 mesi e all’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela ed alla curatela.

Veniva condannato per aver intrattenuto, nel 2002, rapporti sessuali con un ragazzo all’epoca dei fatti minore di 14 anni. Un numero di telefono scritto sulle pareti di un bagno della stazione ferroviaria di Sant’Agata era stato il contatto attraverso il quale erano iniziati i rapporti tra l’uomo ed il giovane.
Le indagini, condotte da personale del Commissariato di Sant’Agata di Militello e coordinate dalla Procura della Repubblica di Patti, avevano evidenziato che i rapporti si consumavano sempre in bagni o altre pertinenze delle stazioni ferroviarie di Sant’Agata, Torrenova o Capo d’Orlando sino a quando la vittima, disperata, ha deciso di raccontare tutto alla madre.

A stabilire la credibilità di quanto denunciato furono le perizie psico-fisiche sul ragazzo e i tabulati telefonici che confermavano i ripetuti contatti attraverso cabine pubbliche. Il ragazzo mostrò anche un biglietto nel quale l’imputato gli aveva trascritto il proprio numero di cellulare. Ricostruzioni dei fatti che hanno quindi indotto la Cassazione a confermare la sentenza di condanna già emessa dalla Corte d’Appello.

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