Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

AUTOSTRADE SICILIANE: GRAVI ACCUSE DEL SINDACATO POLIZIA CGIL: "PIU' CONCRETEZZA E MENO PASSERELLA"

Nota stampa di Salvatore Vinci, Segretario Generale Provinciale del sindacato Polizia SILP- CGIL di Messina: “A Messina e provincia si muore sulle autostrade perchè si vola giù dai viadotti protetti dai guardrail non a norma; si muore per mancanza di manutenzione e di asfalto drenante nei punti più critici. I poliziotti della stradale e gli utenti rischiano la vita perché mancano i cartelloni informativi che avvisano di un'anomalia in autostrada. Rendere più concreto il proprio operato ed effettuare meno incontri passerella fra cui l’ultimo del 26 febbraio, le cui spese gravano sui cittadini tutti"

Messina, 28 febbraio 2015 - Apprendiamo con piacere dalla stampa che il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale di Catania dott. Cosimo Maruccia solo adesso si è “avveduto” dello stato di grande insicurezza in cui versa la rete autostradale siciliana ed in particolare quella dell’A18. Situazione che oltretutto viene continuamente segnalata dai poliziotti di pattuglia senza alcun risultato concreto. A Messina, e relativa provincia, si muore sulle autostrade perchè si vola giù dai viadotti protetti dai guardrail non a norma; si muore perche si sbanda sulle pozzanghere che si formano ad ogni pioggia; si muore per mancanza di manutenzione e di asfalto drenante nei punti più critici. I poliziotti della stradale e gli utenti rischiano la vita perchè mancano i cartelloni informativi che avvisano di un'anomalia in autostrada, le torce segnaletiche, autovetture efficienti e moderne attrezzate per essere meglio visibili attraverso display che segnalano di rallentare per la presenza di un incidente.

Nonostante il personale del CAS, sia stato formato ed abilitato a rilevare semplici incidenti senza feriti, lo stesso non viene impiegato su tutta la tratta autostradale distogliendo così le pattuglie da interventi più importanti ed urgenti. Al contrario di quanto dichiarato dal Dirigente della Polizia Stradale le colpe di questo disastro infrastrutturale sono proprio del Consorzio Autostrade Siciliane che, evidentemente, investe male le risorse provenienti dai cittadini come dimostrano le recenti inchieste giudiziarie che hanno scoperchiato il sistema affaristico/corruttivo che si nasconde dietro gli appalti dell'autostrada. Il problema della sicurezza non può essere addebitato solo alla mancanza delle autovetture di polizia, che in base alla convenzione con il C.a.s., dovrebbero essere fornite dallo stesso Consorzio.

Su questa mancanza la responsabilità ricade anche sul Dirigente del Compartimento che dovrebbe far rispettare al predetto Ente Autostradale i termini della convenzione, dal momento che tutti gli uffici di Polizia Stradale della provincia usufruiscono per il proprio servizio di mezzi fatiscenti che non garantiscono la sicurezza dei poliziotti. Questa Organizzazione sindacale suggerisce quindi al Dirigente del Compartimento di rendere più concreto il proprio operato ed effettuare meno incontri passerella fra cui l’ultimo svoltosi lo scorso 26 febbraio, le cui spese, è bene ricordare, gravano sui cittadini tutti.


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