Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

GRATTERI DA FAZIO, DURO “J'ACCUSE” CONTRO L’ONU, IL POSTO DEGLI SFIGATI

"L'Onu è diventata il posto degli sfigati. Sono stato là proprio in questi giorni, per discutere alcune loro statistiche e si parlava della guerra civile nell'ex Jugoslavia. L'Onu, quindi, è impegnata a discutere ciò che è accaduto 13 anni fa in Bosnia e si preoccuperà dei problemi di oggi fra 13 anni." Nicola Gratteri, Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Reggio Calabria, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Dal 7 aprile è in libreria "Oro Bianco. “ Storie di uomini, traffici e denaro dall'impero della cocaina", scritto con Antonio Nicaso: un lavoro di ricerca sul campo senza precedenti, in un viaggio dalla Colombia alla Calabria seguendo le tappe di un business planetario che oggi vale oltre 500 miliardi di dollari

12/04/2015 - Duro atto di accusa nei confronti dell’Onu, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, sul cui ruolo e sul cui comportamento Nicola Gratteri ha pronunciato parole piuttosto sarcastiche e gravi, lasciando intendere come il commercio della cocaina e la situazione della Colombia e dei potentati criminali e terroristici internazionali non vengano di fatto indagati e sanzionati, al fine di indebolirne l’azione e stroncarne l’economia, se non con 13 anni di ritardo. Che tempo che fa il talk show condotto da Fabio Fazio ha presentato stasera, domenica 12 aprile, Nicola Gratteri, Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Reggio Calabria, e il suo libro Oro Bianco – Storie di uomini, traffici e denaro dall’impero della cocaina, scritto con Antonio Nicaso e frutto di un lavoro di ricerca sul campo senza precedenti, in un viaggio dalla Colombia alla Calabria seguendo le tappe di un business planetario che oggi vale oltre 500 miliardi di dollari.
"La 'ndrangheta come anche la camorra - ha detto stasera il dott. Gratteri intervistato da Fazio a Che tempo che fa - sono presenti nell'edilizia come nel trasporto di inerti. Per loro più che per il guadagno è un fatto di prestigio. Essere presenti sull'alta velocità, sulla Tav, sull'Expo, sul terremoto a L'Aquila o in Emilia Romagna, o sulla Salerno - Reggio Calabria è un fatto di prestigio: poter dire "io c'ero"!"
Attraverso la vendita della cocaina, con l’uso di sottomarini azzurrati, costruiti con resina trasparente, ed aerei non tracciabili perché ricoperti di carta copiativa, le organizzazioni criminali del Sud America, dedite al commercio internazionale di droga prodotta in Colombia, sarebbero in grado di comprare armi di qualsiasi costo e tecnologia.
"Sono stato in Colombia, in un campo di addestramento dell'esercito colombiano che contrasta le Farc, - ha detto a ancora il dott. Gratteri - dove è in atto una guerra che dura da 60 anni e dove ora, purtroppo, si sta facendo una trattativa, una pacificazione tra una commissione del Governo colombiano e le Farcgarante la famiglia Castro a Cuba. Dico purtroppo perché io non sono d'accordo su questa pacificazione in quanto prevede che persone che si definiscono pacifisti, ma in realtà sono dei trafficanti di cocaina, dei produttori di cocaina, pretendono, pure dopo avere ucciso 100 o 200 persone, di non farsi un giorno di galera. Questi pretendono l'istituzione delle zone franche per potere coltivare cocaina e col ricavato possono comprarsi qualsiasi arma disponibile al mercato nero. E quindi potere dettare l'agenda politica in Sudamerica."
"E di queste cose - ha proseguito Gratteri - non ne parla nessuno, soprattutto l'Onu. L'Onu è diventata il posto degli sfigati, dove io sono stato proprio in questi giorni... Per scrivere questo libro sono stato all'Onu, per discutere alcune loro statistiche: quel giorno (cioè pochi mesi fa) si parlava della guerra civile nell'ex Jugoslavia. In questo momento abbiamo il terrorismo internazionale, la guerra al confine tra Russia ed Europa, abbiamo il nord Africa che è una polveriera e l'Onu è impegnata a discutere ciò che è accaduto 13 anni fa in Bosnia. E quindi l'Onu si preoccuperà dei problemi di oggi fra 13 anni, perché i problemi degli Stati Uniti, della Cina o della Russia si discutono in altri posti.  
Fino agli anni Novanta, la cocaina era una droga d'élite, riservata a pochi ricchi in vena di originalità. Oggi è «sballo» di massa, popolare e a buon prezzo: c'è chi la fuma e chi la sniffa anche tutti i giorni, perché tanto «basta chiederla e la trovi ovunque». Il mondo della cocaina è un immenso suk, un grande mercato di miraggi e illusioni, un piacere effimero costruito sull'inganno della mente. È, soprattutto, un mercato che non conosce crisi. Secondo l'Unodc, l'ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, nel 2012 nel mondo 243 milioni di persone fra i 15 e i 64 anni hanno assunto almeno una volta sostanze illecite. Fra tutte, la cocaina è la più richiesta e la più venduta dalla 'ndrangheta.
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Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta alla 'ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del narcotraffico. Insieme ad Antonio Nicaso per Mondadori ha scritto Fratelli di sangue (2009), La malapianta (2010), La giustizia è una cosa seria (2011), La mafia fa schifo (2011) e Acqua santissima (2013).

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