Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

MAZZARRA’ S. ANDREA, SCOPERTI SCARICHI ABUSIVI PROVENIENTI DALLA DISCARICA

Furnari (Me), 30/04/2015 - In data 29.04.2015 il Sindaco di Furnari si è recato nel Torrente Mazzarrà unitamente alla Polizia Municipale ed ai Carabinieri della Stazione di Furnari ed in prossimità dell’accesso alla discarica (appena cento metri più avanti), in un’area sottostante la stradella di accesso all’invaso gestito da TirrenoAmbiente spa, è stato scoperto un enorme cumulo di c.d.“pastazzo” costituito da inquinanti scarti agrumari.
Nella medesima area di circa 600/700 mq -- come da documentazione fotografica esistente -- con somma sorpresa sono stati riscontrati:
1. Un enorme quantitativo di acque putrescenti e stagnanti
2. Una conduttura nascosta tra la vegetazione dalla quale fuoriuscivano acque di ignota provenienza e presumibilmente provenienti dall’invaso della discarica;
3. Una seconda conduttura di ampia sezione in polietilene, sempre collocata sotto traccia della strada in terra battuta, priva di scoli ma le cui adduzioni provenivano inequivocabilmente dalla discarica;
4. Su tutta l’area interessata ristagnavano liquami nauseabondi e notevoli addensamenti di materiale di colore rossastro che aveva procurato anche un disseccamento della vegetazione spontanea ivi esistente.

Alla luce della superiore scoperta si evidenzia, ancora una volta, la grave criticità ambientale riscontrabile in prossimità del sito gestito da TirrenoAmbiente spa che insiste sull’alveo imbrifero del Torrente Mazzarrà dal quale il Comune di Furnari attinge le risorse idriche tramite i pozzi di contrada da Lacco.
Eppure già L’ARPA, in una sua relazione del 2013, aveva rilevato nel greto del Torrente Mazzarrà e nelle zone adiacenti la discarica, valori superiori alla norma senza individuarne senza individuarne e ricercarne le possibili cause e senza informare Comune di Furnari, i cui pozzi idrici sono a possibile rischio di infiltrazione.
Ancora una volta, in un coacervo di interessi e vicende poco chiare che hanno come protagonista la TirrenoAmbiente spa, resta sempre il Comune di Furnari a dovere accertare e denunciare, con fatti concreti ed oggettivi, una grave situazione di criticità ambientale, mentre permane il pericolo del percolato e della staticità dell’enorme volume di rifiuti illegittimamente abbancati, con le conseguenti responsabilità che vanno individuate, accertate e perseguite.

Il Sindaco di Furnari, quale autorità sanitaria locale, chiede pertanto che sull’area in questione, prontamente posta sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria, e sulle acque e le condotte abusivamente collocate e rinvenute, vengano svolte le opportune indagini finalizzate alla verifica dell’esistenza di sostanze pericolose e nocive, ivi inclusa la presenza di metalli pesanti, che possano mettere in pericolo la salubrità della popolazione di Furnari.
______________________
Sopralluogo Torrente Mazzarrà S.Andrea

La sottoscritta Isp. Franca Ravidà, nella qualità di Responsabile del Servizio di Polizia Municipale, relaziona quanto segu : In data 29.04.20 15, intorno alle ore 15.30, su segnalazione del Sindaco avv. Mario Foti la sottoscritta, alla presenza del Sindaco ed unitamente all'Isp. C. di P.M. Perroni Salvatore, al Maresciallo Melas della locale Stazione dei Carabini ri, al Carabiniere Marino e all'avv. Salvatore Aloisi, nella qualità di legale del Comune di Furnari per le atti ità connesse alla discarica di Mazzarrà S. Andrea, si portava presso il Torrente Mazzarrà, specificamente nel tratto posto tra l'ingresso della discarica (a circa 150 metri) i pozzi Lacco (fonte di approvvigionamento idrico del Comune di Furnari), con tatando il deposito di un grosso quantitativo di residui di lavorazione di agrumi, cosiddetto pastazzo. Si accertava, in prossimità del deposito di pastazzo ed esattament a monte dello stesso, un enorme ristagno di acqua paludosa ed Ull tubo, posizionato in mezzo alla fitta vegetazione, dal quale si sentiva sgorgare del liquid non identificato.

A valle del deposito, inv ce, si constatava un ampio acquitrino melmoso putrescente e maleodorante, avente un colore rossiccio. La vegetazione circostante, prevalentemente ortica s Ivatica, si presentava totalmente essiccata. Antistante il predetto pantano di acque putride dalla scarpata laterale, si accertava la presenza di un tubo nero in pvc, del diametro di circa cm. 20, collocato nel sottosuolo e presumibilmente proveniente dalla vicina discarica, dal qual al momento del s pralluogo non fuoriusci a nulla. A seguito ispezione ci si recava nella locale caserma dei Carabinieri. Il Maresciallo Melas comunica a ai presenti che avrebbe adottato tutti i provvedimenti necessari, ivi compreso il sequestTo dell'area. La sottoscritta ritiene opportuno, in conclusione, far una riflessione del tutto sogg ttiva:

l'art. 41-quater del DL. 69/2013 ha introdotto la ' disciplina dell'utilizzo del pastazzo", considerato ormai un sottoprodotto dell' industria agrumaria piuttosto che un rifiuto, cons ntendone la commercializzazione per uso agricolo e zootecnico, in quanto da sempre adoperato c me ammendante vegetale e per l'alim ntazione animale.
Considerato quanto sopra, pertanto, risulta difficile comprendere il perché un così enorme quantitativo di scarto di lavorazione di agrumi sia stato depositato e abbandonato proprio in quell'area, invece di essere posto in commercio, come legalmente consentito per i finj sopra descritti.
Si ali ga alla presente documentazione fotografica.
Quanto sopra p r dovere.

Commenti