Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

RAFFINERIA DI MILAZZO: “CREDONO DI MINIMIZZARE L’ACCADUTO CONTINUANDO A NON INFORMARE”

Il meetup "Milazzo in Movimento": “Siamo costretti, nuovamente, a leggere risicati comunicati sul sito della Raffineria in cui si minimizza tutto. Non viene riportato nessun dato relativo all’inquinamento e nessuna informazione su quali materiali si stanno utilizzando per far ripartire gli impianti. Dovremmo accontentarci di questo?”
Milazzo (Me), 20/07/15 - Nel settembre dell’anno scorso ci dissero che era normale che il serbatoio bruciasse per una settimana. Oggi lo stanno dicendo ancora scusandosi per l’inconveniente. Siamo così costretti, nuovamente, a leggere dei risicati comunicati sul sito della raffineria in cui si minimizza il tutto (comunicato delle 14.46 del 19/07). Non viene riportato nessun dato relativo all’inquinamento e nessuna informazione su quali materiali si stanno utilizzando per far ripartire gli impianti. Dovremmo accontentarci di questo? Di quale gas parla la raffineria nel suo comunicato e cosa rilascia nell’atmosfera? E il vapore che fuoriesce dagli impianti perché è giallino e non bianco? Su tutto questo attendiamo risposte dalla RM e dalle istituzioni, quali l’ARPA ed il comune. Risposte che comunque serviranno a prendere provvedimenti, anche impiantistici, futuri ma non potranno certo essere consolatrici per chi subisce adesso, inerme, questi accadimenti .

Come non potranno certo essere riparatrici dell’ennesimo colpo all’immagine della valle del Mela e della città mamertina in particolare. Quest’ultima già provata dalla situazione cittadina e dalle spiagge sporche, con i turisti, anche stranieri che si indignano, riportando con enfasi le foto dell’area industriale più che delle bellezze naturali ed architettoniche della nostra cittadina. La Raffineria di Milazzo crede, probabilmente, di poter non tenere conto neanche di quest’aspetto e, continuando a puntare le live cam sulla città e non sulle ciminiere che da ore anneriscono il cielo, credono di minimizzare l’accaduto continuando a non informare. Chiediamo, dunque, trasparenza ed informazione a chiunque debba darla.

Sulla fumata nera alla Raffineria di Milazzo, il sindaco Formica chiede l'intervento dell'Arpa: "Con riferimento all’episodio della fumata di questa mattina alla Raffineria di Milazzo che ha creato forte apprensione nella popolazione, il sindaco Giovanni Formica appreso l’accaduto ha immediatamente inviato una richiesta all’Arpa Messina e all’Arpa Sicilia affinché attivassero le procedure di legge. “Ho accertato personalmente l’accaduto, ricevendo segnalazioni da parte dei cittadini anche riguardo la presenza di odori nauseanti ed irritanti in particolare nel quartiere di San Pietro – ha detto il primo cittadino - e ho chiesto all’Arpa un intervento a Milazzo per verificare l’entità del possibile danno ambientale”.
E a seguito della richiesta del sindaco l’Arpa è immediatamente giunta a Milazzo effettuando dei controlli sia nella città del Capo, sia all’interno della Raffineria, sia nel Comune di San Filippo del Mela.

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