Polizia di Stato, Uilp: "dobbiamo prendere atto che c’eravamo illusi"

SICUREZZA E TUTELA SALARI, NULLA DI FATTO – IL MALCONTENTO DELLA POLIZIA DI STATO.  LA UIL POLIZIA: PROMESSE E PROCLAMI MA GLI STANZIAMENTI NON CAMBIANO   20/04/2024 - " Avevamo sperato che gli annunci del ministro Piantedosi dello scorso febbraio a Palermo  sul “patto sicurezza” trovassero un concreto riscontro nell’inevitabile copertura finanziaria, ma  dobbiamo prendere atto che c’eravamo illusi" . Lo ha detto Vittorio Costantini Segretario Generale Nazionale UIL Polizia nell’annunciare l’adesione  alla manifestazione nazionale che si svolgerà oggi a Roma,  indetta dalle Confederazioni Uil e Cgil per rivendicare maggiori investimenti in tema di sicurezza, sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari. La Uil Polizia aveva proprio a Palermo  sottolineato come ogni intervento utile ad arginare la cosiddetta  mala movida in città non poteva non passare che da un aumento degli organici  e da un adeguamento salariale almeno per quanto riguardava gli straordinari. Ora la

ANTIRACKET TESTIMONI DI GIUSTIZIA: POSSIBILE LA MOBILITÀ IN COPERTURA VERSO ALTRI ENTI O REGIONI

Stamane alle ore 09.30, L’Associazione Consumatori “Club Antiracket” è stata ricevuta, presso l’Assemblea Regionale Siciliana, dal Presidente della Commissione Antimafia regionale on. Nello Musumeci in merito alle notorie vicende di disagio lavorativo dei testimoni di giustizia assunti dalla Regione Siciliana

Messina, 21/04/2016 - Durante l’incontro, la delegazione della nostra associazione, composta dalla sottoscritta dott.sa Manuela Calbo n.q. di Presidente e dal responsabile giuridico avv. Valentino Gullino, ha evidenziato e rappresentato le difficoltà ed i timori di taluni testimoni di giustizia che hanno voluto investirci della problematica, oggi dipendenti della pubblica amministrazione regionale ed attualmente assegnati nella sede siciliana in Roma, per la discutibile gestione della loro posizione lavorativa e per i chiari rischi a cui sono esposti permanendo l’attuale posizione lavorativa, che vede tutti i testimoni di giustizia assunti dalla Regione siciliana collocati in un'unica e nota sede e quindi esposti a serio rischio.

La riflessione ovvia, nasce dalla delicata situazione di chi, per spirito di giustizia, ha sacrificato il proprio quieto vivere sociale, per testimoniare contro le mafie, subendo cambio di generalità o nome di copertura e rinunziando definitivamente a poter vivere sul proprio territorio regionale, ed oggi si trova esposto, anche e soprattutto per il clamore mediatico che il Governo regionale ha voluto dare alla loro vicenda, ad una situazione di precaria sicurezza personale e per chi con loro, nella sede romana, condivide attività e mansioni lavorative.

Il Presidente Musumeci, da subito attento all’importante questione e cogliendo le preoccupazioni di chi si è rivolto a “Club – Antiracket”, ha chiarito il grande impegno e lavoro della Commissione Antimafia che sta valutando ed esaminando “a 360 gradi” i vari disagi e le preoccupazioni lamentate e denunziate anche dall’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, chiarendo che l’iter amministrativo e normativo che consentirà l’eventuale mobilità di questo personale presso altri Enti o regioni ove risiedono in copertura, è già stato avviato ed esitato dagli organi parlamentari preposti, ripromettendosi di dare pubblica notizia sugli ulteriori e futuri sviluppi dell’attività della Commissione Antimafia in merito.

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