Ponte sullo Stretto: “LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini"

“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini”. Con questo slogan il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca dà appuntamento giovedì 25 aprile a Messina dalle 17,30 in poi a Torre Faro nei pressi del Pilone, al locale La Pinnazza.   Messina,  23/04/2024 - Presente il sindaco di Messina Federico Basile il cui intervento insieme a quello del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è previsto alle 19:00. “Siamo contrari al ponte di Matteo Verdini che dovrebbe essere realizzato con una rapina del Fondo Sviluppo e Coesione che appartiene alla Sicilia -afferma De Luca-. È impensabile che due miliardi di euro che servono per gli invasi, che servono per le strade, per le scuole, per i depuratori vengano scippati alla Sicilia per il ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l'alta velocità da Salerno fino a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni in Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro e di Augusta e c

RICICLO E RACCOLTA DIFFERENZIATA, SICILIA ULTIMA IN ITALIA

Rapporto Anci-Conai, Sicilia ultima in Italia
per avvio al riciclo e raccolta differenziata. Lontanissimo l’obiettivo Ue del 50% entro il 2020, raccolti solo 54 kg di rifiuti differenziati su una media nazionale di 253

ROMA, 25 OTTOBRE 2016 - La Sicilia è La peggiore regione in Italia come percentuale di avvio a riciclo e intercettazione pro capite di raccolta differenziata. E’ un quadro allarmante quello che emerge dal VI Rapporto Banca Dati Anci-Conai su raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti, presentato ieri a Roma nelle sede di Anci. Nel 2015 la Regione ha avviato al riciclo il 10,81% dei rifiuti urbani, un dato lontanissimo dall’obiettivo UE del 50% entro il 2020 e addirittura in calo dell’8,66% rispetto al 2014; male anche l’intercettazione pro capite di raccolta differenziata, ferma a 54,81 kg  per abitante rispetto alla media nazionale di 253 kg.

“Il Rapporto conferma l’immagine di un Paese a due velocità - ha spiegato Filippo Bernocchi, delegato Anci a Energia e Rifiuti - con un Nord dotato di impianti più adeguati e di una maggiore sensibilità rispetto alla tematica. Se le regioni del Centro-Nord raggiungono in media quasi il 50% di effettivo riciclo la gran parte del Mezzogiorno, in assenza di provvedimenti straordinari, difficilmente riuscirà a centrare l'obiettivo entro il 2020”.
A livello nazionale, sale da otto a nove il numero di Regioni italiane che hanno raggiunto, con ben 5 anni di anticipo, l’obiettivo UE del 50% di avvio a riciclo fissato per il 2020: Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Sardegna e la “new entry” Valle D’Aosta. I Comuni che hanno già superato l’obiettivo della Direttiva Europea sono 3.549, un dato in aumento del 13% rispetto al 2014 e del 58,29% rispetto al 2013. Lo studio evidenzia un lieve aumento (+0,78%) della produzione dei rifiuti urbani nel 2015, che si attesta a 512 kg per abitante, mentre la percentuale di raccolta differenziata (+3,32%) cresce più velocemente rispetto a quella di avvio al riciclo (+1,77%), una forbice dovuta in larga parte alla qualità dei materiali raccolti. Grazie all’incremento delle quantità di rifiuti avviati al riciclo, si sono evitate emissioni di CO2 equivalenti pari a 1.792.064 tonnellate, un dato in aumento del 32,75%.

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