Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

SICILIA. CROCETTA:” DIAVERUM, VERSO LA REVOCA DELL'ACCREDITAMENTO”

Palermo, 19 ott. 2016 - “Saremo inflessibili nei confronti dello scandalo Diaverum, è
intollerabile che ci siano medici ed imprenditori che lavorano non per
migliorare i servizi offerti ai cittadini, ma per sottrarre risorse al pubblico
erario speculando sulla salute degli ammalati”.
Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
“E' una vera e propria forma di sciacallaggio e non ci lascia affatto
indifferenti il fatto che, il rappresentante dell'impresa, si chiami Messina
Denaro anche perchè non si tratta di una casualità. Sono infatti cugini di
secondo grado,  non proprio un rapporto lontano di parentela, anzi
vicinissimo.

Già con Lucia Borsellino – continua Crocetta - ci eravamo preoccupati di
questa situazione, interessando gli organismi competenti. L'inchiesta della
Procura della Repubblica, apre adesso un libro che intanto fa luce sulla truffa
ai danni della Regione. Tale fatto per noi è sufficiente per chiudere ogni
rapporto con la Diaverum e le altre società coinvolte nell'inchiesta.
Ci auguriamo anche che possa essere chiarito se, oltre all'associazione a
delinquere prefigurata dai magistrati di Catania, ci siano altre ipotesi di
coinvolgimento. Mi sono recato ieri a Catania dal procuratore Zuccaro, per
congratularmi per il grande lavoro fatto da magistrati e forze dell'ordine.
Sono convinto che l'inchiesta avviata nel settore dialisi e sanità, - conclude
il presidente - possa aprire filoni nuovi che consentano di sgominare pratiche
molto diffuse nel passato, coinvolgimenti deviati di funzionari o
amministratori che dovrebbero fare l'interesse pubblico e invece lavorano per
il malaffare”.

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