Aeroporti Sicilia: Gesap e Comiso, polemiche e vecchi merletti

Aeroporti, Colombino (Legea Cisal): “Giù le mani da Palermo, Gesap non va svenduta”.  Aeroporto di Comiso, Pellegrino: "Italia Viva distratta, governo Schifani lavora con impegno a creazione area Cargo" Palermo, 17 marzo 2024 – “In una Sicilia ostaggio di mille emergenze, dalla siccità alla disoccupazione, il governatore Renato Schifani sembra avere un solo chiodo fisso: vendere la Gesap, società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, col benestare di chi, invece, dovrebbe difendere gli interessi dell’azienda. Una scelta che, come diciamo da tempo, è fuori da ogni logica, dal momento che Gesap, quasi totalmente pubblica, macina utili e record di passeggeri e sta, con ammirevole sforzo, provando a tornare ai livelli pre-pandemici. A Schifani lo diciamo con chiarezza: giù le mani dall’aeroporto di Palermo”. Lo afferma Gianluca Colombino, segretario generale di Legea Cisal, sindacato più rappresentativo nello scalo di Punta Raisi. “Anziché immaginare improbabili

INDUSTRIA 4.0 ANCHE AL SUD SI PUÒ FARE IMPRESA CON LA DIGITALIZZAZIONE

 Il governo ha predisposto una serie robusta di incentivi per facilitare un nuovo ciclo di investimenti da parte delle imprese e per rivitalizzare attraverso la digitalizzazione il settore manifatturiero.
07/04/2017 - Sarà cruciale il ruolo delle grandi aziende italiane, tra cui quelle della cosiddetta “Silicon Valley” siciliana, a testimonianza che anche al sud del Paese si può fare impresa di successo e ci sono bravi imprenditori e manager. Lo ha detto il Presidente del Senato Pietro Grasso, nel suo intervento al convegno “Industria 4.0.

Investimenti produttività ed innovazione per il futuro delle imprese”, promosso dal Senatore Questore Antonio De Poli, nelle prestigiose sale di Palazzo Giustiniani di Roma, a cui hanno partecipato numerosi imprenditori. “L’obiettivo, - ha dichiarato il Senatore Questore De Poli - è rilanciare l’Italia creando innovazione. In uno scenario in cui la domanda interna è ancora insufficiente mentre quella esogena non decolla in modo soddisfacente, le imprese devono trovare nuovi stimoli per gli investimenti.

La globalizzazione impone scelte immediate sul piano dell’export, mentre la necessità di dare linfa al mercato del lavoro presuppone che la politica crei le condizioni per tornare a investire nel nostro Paese.” Per favorire questo trend occorrerà - ha continuato- tra le altre cose, garantire un migliore accesso al credito e colmare il gap infrastrutturale, assicurando adeguate infrastrutture di rete (Piano Banda Ultra Larga). Oggi, per il nostro Paese, la trasformazione industriale 4.0 che presuppone una produzione del tutto automatizzata e interconnessa è un’opportunità di ricchezza e occupazione. La digitalizzazione può rappresentare una risorsa per il nostro tessuto produttivo poiché le infrastrutture digitali costituiscono una naturale piattaforma di conoscenze (dati) e relazioni (clienti, mercati).

“Ma è fondamentale agire ora, - ha aggiunto De Poli - per non essere esclusi da un sistema globale sempre più produttivo e connesso in tempo reale”. Di fronte ad una platea di oltre 60 imprenditori, il Senatore Questore De Poli ha acceso i riflettori "sulle potenzialità delle misure avviate dal governo Gentiloni". "L'innovazione deve avvenire a 360 gradi e 'contagiare' anche la Pubblica amministrazione". Le risorse ci sono ma bisogna usarle bene. L’industria è un motore che genera 20 miliardi di investimenti. E’ segno che si sta muovendo bene.
“Innovazione e internazionalizzazione - ha ribadito Carlo Calenda Ministro allo sviluppo economico - vanno di pari passo.

Bisogna premiare oggi chi investe e internazionalizza. Industria 4.0 E' un piano che verificheremo passo dopo passo. Abbiamo previsto degli obiettivi e cercheremo di capire se saranno raggiunti, esattamente come si fa in un'azienda". Tra gli altri hanno partecipato Eliano Lodesani Chief Operating Officer di Intesa San Paolo, Tullio Tolio Direttore dell’Istituto tecnologie industriali e automazione del CNR e Danilo Iervolino, Presidente dell’Università Mercatorum delle Camere di Commercio Italiane.

Commenti