Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

LA PIRAMIDE DI ANTONIO PRESTI, UN ASCENSORE VERSO LA TRASCENDENZA

21 MARZO: NASCE LA PIRAMIDE DI ANTONIO PRESTI E MAURO STACCIOLI

Sarà inaugurata il prossimo 21 marzo 2010, nel percorso della Fiumara d’Arte, l’ultima delle opere della magnifica galleria a cielo aperto che si snodano lungo il tracciato dell’antico fiume Halesus, in territorio di Motta d’Affermo
01/02/2010 - La Piramide di Antonio Presti, in territorio di Motta d’Affermo, nello Stato cosmopolita della Fiumara d’Arte, nell’emisfero settentrionale, in prossimità dell’equatore celeste, non sarà l’ottava meraviglia del mondo, forse: non possiamo esserne certi, non facendo parte - al momento in cui scriviamo - della ‘commissione’ che ne decreta l’elenco. Quella di Cheope a Giza, anche detta Grande piramide, costruita intorno al 2570 a.C., vicino al Cairo in Egitto, rimane (al momento in cui scriviamo) l'unica delle sette meraviglie del mondo antico ad essere giunta sino a noi: rimasta pure l'edificio più alto del mondo per circa 3800 anni.
Si è sempre creduto che le piramidi venissero erette come monumenti funebri. Ma in quella di Cheope, saccheggiata come le altre dai violatori di tombe già nell'antichità, non è mai stata trovata alcuna sepoltura. Questo ha messo in crisi l’ipotesi ‘funeraria’ portando a credere che le piramidi non siano affatto monumenti di morte ma di vita quieta.
Ma qual è l’uso cui è destinata la Piramide che si ‘annuncia’ come una stella polare levando lo sguardo dall’autostrada Messina-Palermo o dalla SS 113 nel tratto compreso tra Tusa e Santo Stefano di Camastra, dove sorgono l’Atelier d’Arte sul Mare e la Fiumara d’Arte? Qual è l’uso?
Niente di speciale. La Piramide di Antonio Presti è un comunissimo ascensore verso il cielo, con partenza dall’esperienza umana dolente e con le seguenti fermate intermedie: esperienza sensibile, percezione fisica umana, musica (secondo livello), arte, piano mansardato, trascendenza.
E là si ferma. Il piano successivo è già occupato ma irraggiungibile, al momento in cui scriviamo.
“Nell’antico Egitto, la piramide, era chiamata MR (pronunciato MER). I due segni consonantici sono ricchi di significato. Il prefisso M significa il luogo, ed R designa l’atto di salire: quindi luogo dell’ascensione. Alle sue origini la Piramide simboleggiava una scala, mezzo di tramite per la salita verso il cielo”.
“La base della Piramide è un quadrato, che esprime il perfezionamento. Il 4 raddoppiato diventa 8, il numero di Thoth, della Conoscenza. Due quadrati formano un rettangolo, o quadrolungo, simbolo dello spazio organizzato, creato e sacralizzato. La simbologia del quadrato è ricca, ed esprime il principio della progressione. È la figura geometrica della perfezione” .

“Esso corrisponde alla terra, alla stabilità, alla sostanza, all’immutabilità. Il Mistero Divino si esprime attraverso 3 + 1 = 4 (3 è Dio, 4 il Mondo)” (http://www.mitiemisteri.it).

Come si arriva alla Piramide di Antonio Presti?
Alcuni giurano non esistano strade che conducano sul poggio dalla cui roccia è affiorata per lenta gemmazione quella Piramide danzatrice dall’architettura radiosa, forse frutto di un amore fatale e inconfessabile tra un monolite di Arconide e una Esaedrite, meteorite ferrosa formata interamente di kamacite, figlia di Isotopo e Olivina, fanciulla ereditiera di magnesio, forsterite, ferro e fayalite.

Altri spergiurano che si arrivi alla Piramide percorrendo l’autostrada Palermo-Messina, uscendo a Tusa o Santo Stefano di Camastra e proseguendo verso l’Atelier d’Arte sul mare di Castel di Tusa, senza mai lasciare la SS 113 e raggiungendo lo svincolo per Pettineo, dove sorge la prima delle opere appartenenti alla Fiumara d’Arte di Antonio Presti, La materia poteva non esserci di Pietro Consagra (1986).

Certo è che il prossimo 21 marzo 2010, proprio su quel colle, sarà trascorsa la ‘notte uguale’ dell’equinozio di primavera, quando con tre giornate di visite e manifestazioni la Piramide sarà ‘avviata’ alle ascensioni. Una grande manifestazione, quando il Sole incrocia il piano dell'equatore terrestre, sotto il cielo anche di giorno stellato di Arconide, tra il comune di Tusa e il territorio di Motta d’Affermo, cittadina amministrata da un raro sindaco illuminato, il dott. Sebastiano Adamo, un medico chirurgo che crede in Ippocrate, nelle Piramidi e nel Padreterno, orgoglioso di ospitare l’arte e la conoscenza.
Scolaresche e visitatori potranno finalmente fare la loro scalata alla Piramide e da quel giorno Motta d’Affermo e Antonio Presti avranno donato all’emisfero settentrionale un altro simbolo di gloria, lungo la vallata delle rottamazioni mediterranee nella quale un tempo andavano a morire gli elefanti, i rinoceronti, l'asino hydruntinus, le iene, le lavabiancheria e i frigoriferi dismessi, i calcinacci, la spazzatura maleodorante delle tribù degli arconidei minori, prima di immergersi leggiadri nelle tirreniche acque marine.
A pochi passi dal lido del Frantoio Eterno, sulla cui spiaggia è possibile ammirare ancora un inimitabile complesso molitorio, debitamente dismesso e arrugginito, testimone dell’innaturale imeneo tra l’Ulivo sanmaurino e la Sanza vulgaris.
Ma a pochi passi, pure, dall'Atelier sul Mare, dove abbiamo pranzato come esponenti di una dinastia mistica responsabile di umani destini, sotto l'influsso della cannella con cui la signora Maria ha spolverato le arance sanguigne affettate. Da lì abbiamo rivolto lo sguardo alla Mecca e a piazza San Pietro, speranzosi.

Per i benefici postumi dei maccheroni di casa e del sugo di maiale abbiamo ringraziato e reso omaggio a Belfagor e per la meccanica della Piramide abbiamo invocato l'Uomo Ragno.

Per il resto, è stata la prima domenica dell'anno senza ricordi nè virtù. Il mare urlava improperi degni di sboccati marinai e lungo tutto il golfo si effondevano odori che nella notte tra la domenica e il lunedì sono destinati ad estinguersi per osmosi.
Attorno un ribollire di noie trasmesse di padre in figlio. Ai muri manifesti per avvertire che in loco non si pratica il patriarcato né il matriarcato . E i figli sono sottoposti alla potestà dell’allenatore di calcio. Fino a nuovo ordine la maggiore età è sospesa, per mancanza di tempo.

M. M.
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21 MARZO: NASCE LA PIRAMIDE DI ANTONIO PRESTI E MAURO STACCIOLI

Commenti

  1. Paola Onorati di Torrelieta1 febbraio 2010 alle ore 17:03

    Leggere di quel fenomeno così poco terreno e così tanto soprannaturale, nelle finalità, che è Fiumara d'Arte, è sempre una godibile esperienza. Io stessa sono rimasta folgorata da quei luoghi su cui le meravigliose opere d'arte sembrano magnanimamente distribuite da una mano divina, dono, forse immeritato, ad una umanità sempre troppo distratta ed indifferente al bello, nella sua forma più alta.

    L'iniziativa geniale e poetica di Antonio Presti, ci dà conferma che si può continuare a coltivare un sogno, il tentativo di riportare l'uomo ai suoi connotati più consoni, accostandolo alla comprensione ed alla fruizione delle sue espressioni migliori. Come espressione alta dello spirito è lo scritto di Mimmo Mollica, che piuttosto che articolo definirei Canto, poichè oltre a rendere grande merito alla lingua italiana, dimostra che si può essere giornalisti di razza non relegando in soffitta estro, fantasia, leggerezza ed originalità,che unitamente ai contenuti, rappresentano invece qualità preziose ed imprescindibili per regalare momenti di lettura piacevoli, realizzando giornalismo di livello qualitativo diverso ed alto. Paola Onorati di Torrelieta

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