Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

"IKIKOMORI", DOPO ANORESSIA E BULIMIA ECCO LA SINDROME CHE FA TREMARE GENITORI E SPECIALISTI

01/06/2012 - Quanti di noi hanno sentito parlare di "ikikomori"? E' un termine giapponese che significa "recluso"; dopo anoressia e bulimia, ecco la sindrome che fa tremare genitori e specialisti: niente scuola, né amici, centinaia di teenager italiani decidono di vivere chiusi nella propria camera, trascorrendo il tempo tra social network e videogiochi. Terre ne parla con gli operatori dei Centri per la disintossicazione da sesso e gioco online, a Roma e a Milano, che rilevano oggi fra i propri utenti un crescente numero di minori, affetti appunto da una forma di dipendenza diversa, di natura relazionale.
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"Vai in camera tua" è una frase che a casa mia non ha mai funzionato. Sarà perché la strada che portava dalla cucina alla mia stanza la conoscevo già abbastanza bene: in meno di cinque secondi la porta era chiusa. Possibilmente con una mandata di chiave, e che lo scatto della serratura si sentisse bene, per buona pace dei miei. Dentro era un inno all'autarchia: solo il telefono richiedeva una fuga all'esterno. Il mondo era chiuso con me in quella stanza.
Ci ripensavo leggendo l'articolo dedicato agli ikikomori che pubblichiamo in questo numero del giornale: adolescenti che decidono di autosegregarsi tra quattro mura, limitando a una parete il proprio orizzonte di vita. Ho provato un leggero senso di claustrofobia. Siamo bravissimi a 16 anni, come a 50, a costruirci una stanza di mondo dentro cui rinchiuderci. Bella e rassicurante, ci stipiamo (e cristallizziamo) amicizie, ambizioni e l'immagine che abbiamo di noi. Intanto il mondo fuori scorre e rischiamo di non farne mai parte.

Elena Parasiliti
Direttore responsabile TERRE DI MEZZO Street Magazine
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