Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

SGARBI PORTA INGROIA IN TRIBUNALE PER L’USO DELLA “RIVOLUZIONE”

Il Partito della Rivoluzione fondato dal critico d’arte presentato lo scorso luglio e registrato con atto notarile. «Determina confusione nell’elettore e imponeun’azione legale per la restituzione del maltolto»
ROMA, 30/12/2012 - Vittorio Sgarbi intraprenderà, attraverso il suo legale Giampaolo Cicconi, un’azione legale contro l’ex Pm di Palermo Antonio Ingroia per avere in sostanza, copiato, la denominazione del Partito della Rivoluzione fondato dal critico d’arte 6 mesi fa.
Spiega Sgarbi: «Inizia male l’ex magistrato italo-guatemalteco: con uno scippo. Rubando spudoratamente la denominazione del suo partito (Rivoluzione Civile) al Partito della Rivoluzione, presentato alla stampa lo scorso 14 luglio e registrato, con apposito notarile, poche settimane dopo a Roma da me e dal responsabile dell’Organizzazione nazionale Sauro Moretti.
Forse Ingroia – osserva Sgarbi - pensa ad una “Rivoluzione” diversa, ma è evidente che determina confusione nell’elettore, imponendo dunque un’azione legale per la restituzione del maltolto»


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