Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

BERSANI: DAL “DIREMO, FAREMO” ALL’”AVREMMO POTUTO FARE, AVREMMO POTUTO DIRE”

Si sono concluse da pochi minuti le consultazioni tra la delegazione del Movimento 5 Stelle, costituita dal sen. Crimi e dall'on. Lombardi, e l'on. Pierluigi Bersani, premier incaricato di formare il Governo. L'incontro si è svolto in diretta streaming da Montecitorio. A conclusione dell'incontro con la stampa l'on. Lombardi,
uscendo dalla sala, ha chiesto: "Da dove usciamo per evitare che domani ci diciate che abbiamo sbagliato uscita?". Di seguito riportiamo alcuni passaggi del colloquio tra Bersani e i rappresentanti del M5S, Crimi e Lombardi:

 27/03/2013 – Bersani: “Quello che dico qua è l’ultima cosa. Qua rischiamo di passare dal “diremo, faremo" all’"avremmo potuto fare, avremmo potuto dire". Io ve lo dico... Non siamo qua per aspettare dei mesi. Andrò dal Capo dello Stato e trarremo le conseguenze. (...) Siete nuovi, avete ancora avete problemi di collaudo, ma vedo che già vi siete orientati. ".

- Pier Luigi Bersani ai due capigruppo del M5S, Roberta Lombardi e Vito Crimi: “Guardate che non siete gli unici a sentire l'esigenza del cambiamento, anche la mia coalizione e io stesso vogliamo il cambiamento…”.

- Crimi: “Nessuna fiducia in bianco, al massimo un accordo provvedimento per provvedimento”.
Bersani: “Ancora 48 ore… Dopo questo giro, una pausa di riflessione e poi vado dal Capo dello Stato. Non staremo qui una settimana, altrimenti metteremmo un coperchio su una pentola a pressione che invece richiede cambiamento».

- Lombardi: “Sono vent'anni che sentiamo dire queste cose. Noi non incontriamo le parti sociali perché noi siamo le parti sociali".

- Letta: "Bisognerebbe garantire al più presto i fondi alle imprese…".

- Lombardi (M5S): “In proposito il Governo dovrebbe fare degli atti che ancora non sono stati fatti. Dovremmo pure assicurarci che poi i soldi arrivino sul serio... (...) Queste tre forze in questi ultimi 20 anni hanno messo in campo discorsi che poi non hanno trovato nessuna attuazione...”

- Crimi: "Al momento della fiducia escludiamo che usciremo dall'aula. Per essere chiari non c'è credibilità E' un problema di credibilità. L'hanno persa negli ultimi 20 anni, promettendo il cambiamento che non hanno mai attuato. Noi a differenza degli altri partiti potremmo mettere in campo ciò che gli altri partiti non hanno: la credibilità".

Quindi, esauriti i saluti sbrigativi tra Bersani e la delegazione del M5S, Crimi e Lombardi hanno risposto alle domande dei giornalisti:

"Avete visto e sentito tutto quanto c'era da dire in streaming...."
D.: - Per essere chiari, voi voterete 'no' alla fiducia alla Camera e al Senato?
- Lombardi: "Assolutamente corretta questa interpretazione...".
- Crimi: “Non abbiamo nessuna remora a proporci come forza in grado di formare un Governo sulla base di un programma, che potrebbe essere condiviso dalle altre forze politiche. Questo è ciò che abbiamo detto al Presidente Napolitano e questo è quello che ripetiamo qua... Un governo a 5 Stelle, noi siamo pronti...".

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