Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MESSINA: INCENSURATO 45ENNE ARRESTATO PER UN FUCILE ARTIGIANALE

Messina, 8 marzo 2013 - Nell’ambito di una articolata attività investigativa, realizzata anche attraverso una serie di servizi sul territorio, nella mattinata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Tremestieri hanno effettuato diverse perquisizioni per la ricerca di armi. In tale contesto, si è sviluppata
l’attività che ha consentito di rinvenire nella contrada Natal del Villaggio di Larderia Superiore di questo capoluogo, presso l’abitazione di proprietà di un 45enne, un fucile costruito artigianalmente con numerose munizioni cal. 36, in perfetto stato d’uso e manutenzione.

L’attività dei Carabinieri, iniziata come detto nella giornata di ieri, e proseguita nel corso del pomeriggio, ha condotto all’arresto di SCOPELLITI Domenico, nato a Messina, cl. 1967, operaio, incensurato, poiché ritenuto responsabile di detenzione illegale di armi.
In particolare, nel corso delle numerosi perquisizioni effettuate, i Carabinieri hanno passato al setaccio ogni angolo dell’abitazione di proprietà del prevenuto e le relative pertinenze, rinvenendo, abilmente occultate, il fucile costruito artigianalmente e 62 cartucce calibro 36.
Dopo la perquisizione domiciliare, SCOPELLITI Domenico è stato condotto in Caserma dove è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione illegale di armi.

Dell’attività svolta, i Carabinieri hanno dato immediata notizia al Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Messina.
L’arma ed il munizionamento, sottoposti a sequestro, sono stati trasmessi agli esperti del laboratorio della Sezione balistica del RIS dei Carabinieri di Messina per i previsti accertamenti balistici.
SCOPELLITI Domenico, dopo le formalità di rito e su disposizione della Procura della Repubblica di Messina, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Roccalumera (ME); tempestivo intervento dei Carabinieri per l’incendio sviluppatosi in un’abitazione del centro rivierasco.
Provvidenziale e tempestivo intervento quello effettuato nella tarda mattinata di ieri dai militari della Stazione Carabinieri di Roccalumera, che sono intervenuti a causa di un incendio sviluppatosi, verosimilmente a causa del malfunzionamento di una canna fumaria, all’interno di una abitazione privata all’interno della quale si trovavano due persone, rispettivamente un uomo di 39 anni ed il padre pensionato di 73 anni, i quali, per sfuggire alle fiamme ed al denso fumo si erano rifugiati sul balcone di casa.

In particolare, a seguito della richiesta di intervento pervenuta sull’utenza dell’Arma di Roccalumera, i Carabinieri si sono immediatamente portati nella centralissima via Umberto I° del Comune rivierasco dove era stato segnalato un incendio in abitazione.
Giunti sul posto, i militari dell’Arma, avendo notato sul balcone di un’abitazione ubicato al primo piano di una palazzina, la presenza di due persone che cercavano di ripararsi dalle fiamme e dal denso fumo che fuoriusciva dall’abitazione, dopo avere recuperato una scala, ponevano in salvo i due malcapitati, rispettivamente un pensionato 73enne ed il figlio di 39 anni.
Inoltre, sempre nel corso dell’intervento, i Carabinieri ponevano in sicurezza anche una donna di 89 anni, con problemi di deambulazione, la quale dimora nel piano sottostante quello interessato dall’incendio.

Dopo avere messo in sicurezza l’intera area, i Carabinieri, avendo frattanto recuperato degli estintori, provvedevano a spegnere parzialmente le fiamme, mediante l’utilizzo di due grossi estintori che erano stati forniti da alcuni commercianti del luogo.
Frattanto, giungevano sul posto anche i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Letojanni, che domavano definitivamente l'incendio, che secondo quanto preliminarmente accertato si sarebbe propagato accidentalmente a causa del malfunzionamento della canna fumaria di un camino posto a piano terra dell’edificio.

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Alle prime ore di oggi, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina, a conclusione di una attività info-investigativa, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, VITA Rosario, nato a Messina, cl. 1986, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
In particolare, i militari dell’Arma, nel corso di alcune attività di controllo, effettuate per la prevenzione e repressione dello smercio di droga nel capoluogo peloritano, hanno bussato anche alla porta dove dimora il prevenuto.
Nella circostanza, sin dalle prime battute, dato che il giovane ha subito mostrato segni di disagio, i militari dell’Arma hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione e nelle sue pertinenze.
In particolare, i Carabinieri, nella terrazza di pertinenza dell’abitazione, all’interno di un borsone, hanno rinvenuto abilmente occultati 12 involucri in cellophane termosaldati contenenti verosimilmente complessivi 1.265 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” pronta per essere posta in commercio.
La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro e per il citato VITA Rosario sono scattate le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’arrestato, su disposizione dell’A.G., dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, in attesa di giudizio.

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