Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MIGRANTI: SBARCO A MESSINA DEL 6 OTTOBRE, ARRESTATO ‘ARMATORE’ DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

L’uomo, Ali Rouhoume, tunisino di 35 anni, che ha guidato il peschereccio scalcinato con a bordo i 239 migranti soccorsi e sbarcati ieri a Messina è un tunisino di 35 anni
Messina, 07/10/2015 - E’ stato senza alcuna esitazione riconosciuto dai tanti eritrei, siriani e bengalesi come colui che ha guidato il mezzo dalle coste libiche, con tanto di mappa e bussola al seguito, due telefoni cellulari con relative schede sim, 350 euro nello zaino e 600 nascosti sotto la suola di una scarpa. D’altronde Ali Rouhoume, un tunisino di 35 anni, sapeva come fare. Non si trattava infatti del primo viaggio. Il 35enne tunisino aveva già raggiunto Lampedusa nell’ottobre del 2013 e Palermo, con scalo aereo, nel dicembre dello stesso anno. Arrestato nel marzo del 2014 per concorso in immigrazione clandestina dopo un nuovo arrivo a Lampedusa, Ali Rouhoume era stato scarcerato nel luglio dello stesso anno ed espulso dal territorio nazionale. Ogni volta aveva fornito un’identità diversa.

Fino a ieri, quando i riscontri effettuati dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica ne hanno ricostruito la storia e l’identità.

Le indagini effettuate dagli agenti della Squadra Mobile hanno completato il quadro d’insieme ed individuato le evidenti responsabilità dell’uomo in un traffico di uomini ormai ben rodato: rastrellamento dei migranti attraverso ogni mezzo, Facebook e passaparola compresi, trasferimento presso strutture in prossimità del luogo di partenza in attesa del momento giusto e di un numero congruo di persone da trasferire sui mezzi di fortuna. Costo del viaggio pro capite, almeno stavolta, circa 1200 dollari.
L’ultima delle tante somme pagate nel viaggio senza fine di uomini, donne e bambini che lasciano il paese d’origine e pezzo di mondo dopo pezzo, a volte aiutati dalle famiglie d’origine, più spesso cercando lavori di fortuna, sempre e per tutti alla ventura, raggiungono le coste della Libia.

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