Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RISCOSSIONE SICILIA, IL M5S BLOCCA I FINANZIAMENTI: “È COME VERSARE ACQUA IN UN SECCHIO BUCATO”

M5S: Ok a emendamento M5S che blocca finanziamenti a Riscossione Sicilia La Rocca: “Come versare acqua in un secchio bucato”. Riscossione Sicilia, la società che gestisce i tributi rischia la bancarotta. Un emendamento del M5s all'Ars cassa una norma di bilancio che assegnava 2,5 milioni di euro per la ricapitalizzazione della società.
L'emendamento è passato col voto segreto: 36 favorevoli, 33 contrari. Dura la reazione di Rosario Crocetta: "Atto gravissimo, la società sarà costretta a portare i libri in Tribunale". E sulla gestione dei tributi spunterebbe l'ombra di Equitalia.

29 dicembre 2015 - “Continuare a finanziare Riscossione Sicilia è come versare acqua in un secchio bucato”. Così, la deputata M5S all’Ars Claudia La Rocca, commenta l’operazione di continua ricapitalizzazione della partecipata della Regione, diventata inutile oltre che insostenibile.
Da qui l’emendamento a prima firma Giancarlo Cancelleri che oggi ha avuto il via libera a sala d’Ercole, stoppando il previsto contributo di due milioni e mezzo a favore della società e mandando ancora una volta sotto il governo.
“Da tre anni – afferma La Rocca – in commissione sentiamo gli stessi discorsi, ma senza che si arrivi mai a una reale soluzione. Dall’assessore all’ultimo dei deputati invochiamo un piano industriale che non è mai arrivato. E’ evidente che Riscossione abbia un problema strutturale, e non è certo con ulteriori finanziamenti che si risolvono. Quest’anno sta chiudendo con un passivo di oltre 11 milioni e mezzo di euro. Dovevamo tirare il sasso in queste acque stagnanti, speriamo sortisca l’effetto che finora non c’è stato”
Il capitombolo della maggioranza viene sottolineato dai deputati cinquestelle.
“Meno male – dice Giancarlo Cancelleri – che la mozione di sfiducia avrebbe dovuto ricompattarla. Questa è l’ennesima prova che questo esecutivo non ha più i numeri per governare. Dopo lo stop sul Dpef arriva questo, cui, ne siamo certi, ne seguiranno tantissimi altri prossimamente. Questo governo è ormai al capolinea. A tenerlo in vita è solo l’ostinata difesa delle poltrone”.

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