Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

ABORTI A MESSINA: “UNA VICENDA OSCURA CHE SMENTISCE LA MINISTRA LORENZIN”

Nota del Gruppo Pari Opportunità Cambiamo Messina dal Basso sulla "notizia degli aborti clandestini che secondo gli inquirenti si sarebbero praticati presso gli studi privati dei dottori Giovanni Cocivera e Giuseppe Luppino, rispettivamente dirigente del Reparto di Ginecologia ed Ostetricia e primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione dell'Azienda sanitaria Piemonte-Papardo"

Messina, 11/05/2016 - La notizia degli aborti clandestini che secondo gli inquirenti si sarebbero praticati presso gli studi privati dei dottori Giovanni Cocivera (*) e Giuseppe Luppino, rispettivamente dirigente del Reparto di Ginecologia ed Ostetricia e primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione dell'Azienda sanitaria Piemonte-Papardo, rimbalza oggi sui giornali suscitando giustamente scandalo e indignazione.
I due medici avrebbero infatti convinto le pazienti ad abortire privatamente con la motivazione che la mancanza di posti letto e i lunghi tempi d'attesa avrebbero compromesso la possibilità stessa di operarle presso la struttura pubblica. Una vicenda oscura che risalta negativamente le superficiali considerazioni della ministra alla Salute Lorenzin, la quale vanta una sensibile diminuzione del numero di aborti a fronte di un sempre maggiore numero di medici non obiettori. Non è così.

Alla ministra bisogna rispondere che la diminuzione di aborti nel pubblico si accompagna non di rado con un incremento di interventi nel privato, come in questo caso, soprattutto se si considera che in alcune regioni il numero di medici obiettori raggiunge il 90%, pregiudicando nei fatti il diritto
all'aborto.

Come gruppo Pari Opportunità di CMdB ci sentiamo in dovere di rivendicare ancora una volta il diritto all'aborto, la cui mancata tutela continua a comportare la proliferazione di guadagni illeciti, a discapito della salute e della sicurezza delle donne. È inammissibile che ancora oggi una pratica legittima come l'aborto non sia realmente garantita da un sistema sanitario nazionale che è stato
scientificamente depotenziato e reso inefficace.
Mai più speculazioni sui nostri corpi!

* consigliere comunale del Pdl fino al giugno 2013, candidato nel PD nel 2013,

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