Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

FSI-USAE: 130 DENUNCE PER APPROPRIAZIONE INDEBITA NEI CONFRONTI DI AZIENDE PUBBLICHE

130 denunce per appropriazione indebita e per altri reati nei confronti di aziende pubbliche, Fsi-Usae: “Sospettiamo che dietro ci sia un’unica regia e non consentiremo a nessuno di nascondersi dietro la classica foglia di fico”

ROMA, 10 gennaio 2018 - Il Segretario Generale della Fsi-Usae, Adamo Bonazzi, ha firmato le oltre 130 (centotrenta) denunce nei confronti delle aziende pubbliche che sono state inoltrate oggi alle principali procure della repubblica di quasi tutte le regioni italiane. Le tante denunce scaturiscono dal comportamento di quelle aziende che atteggiandosi ad un finto comportamento di terzietà, hanno approfittato di un tentativo di golpe interno per mettere in difficoltà la federazione bloccando i flussi dei contributi associativi al sindacato ed appropriandosi di fatto delle risorse che gli associati destinano all’organizzazione sindacale. Nelle denunce è poi paventata l’ipotesi che al compimento degli eventuali reati possano aver collaborato fra loro, ciascuno con le proprie specifiche responsabilità, più soggetti in un vero e proprio disegno; in molti casi i fatti denunciati sono stati portati avanti con la partecipazione di più persone e fra i vari reati ipotizzati ci sono quelli omissivi dei propri doveri d’ufficio, la violazione dell’obbligo di trasparenza e finanche la violazione degli ordini del giudice. Reati che se fossero accertati, sarebbero particolarmente gravi per degli amministratori di cosa pubblica.

Bonazzi, ha dichiarato al proposito: “Purtroppo avevamo delle mele marce all’interno che hanno tentato di appropriarsi, con l’inganno, del sindacato. Ma questo non giustifica in alcun modo il comportamento delle aziende che hanno cercato di approfittarne per metterci in difficoltà togliendoci il pane di bocca. Abbiamo pazientato oltre un anno ma ora la misura è colma. E, poiché sospettiamo che dietro ci sia una unica regia, non consentiremo a nessuno di nascondersi dietro la classica foglia di fico per danneggiarci. Questi signori, anche se hanno il potere di determinare i comportamenti delle aziende che guidano, non hanno il diritto di comportarsi così e non possono approfittare della situazione per cercare di togliere di torno l’unica organizzazione sindacale indipendente che c’è sulla piazza. Tuteleremo la nostra organizzazione in ogni sede e questi signori, se hanno sbagliato come noi pensiamo che sia, pagheranno per i loro misfatti e per i danni che ci hanno cagionato. Fino all’ultimo centesimo!”

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