Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

IMPRENDITORE AGRICOLO SUICIDA PER CRISI A SCOGLITTI. INDIPENDENTISTI: “GOVERNO MUSUMECI E ARS SI SVEGLINO”

“La colpa della morte di Giovanni è da attribuire a scelte politiche scellerate imposte dalla Comunità Europea, operanti a causa dell’inerzia dei Parlamenti e dei governi locali, che stanno distruggendo ciò che rimane della già martoriata produzione agricola siciliana”.

Palermo, 8 aprile 2018 - E’ quanto evidenzia Avanguardia Giovanile Siciliana, il gruppo dei ragazzi del movimento Siciliani Liberi, esprimendo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia e agli amici di Giovanni Viola, l’imprenditore di 31 anni che si è impiccato all’interno della sua azienda agricola a Scoglitti perché disperato per i debiti ai quali non riusciva a fare fronte per la crisi del comparto agricolo in Sicilia. Viola ha lasciato la moglie e una bimba di pochi mesi.

“Questa tragica notizia non può che addolorare tutti i giovani siciliani che, come Giovanni e i rappresentanti di Ags ancora non vedono riconosciuto il diritto a costruire il loro futuro nella terra che gli appartiene, contribuendo al benessere delle proprie famiglie e dell’intera isola – afferma Avanguardia giovanile - In un quadro economico generale impietoso, tinteggiato dai dati più nefasti, come i record di disoccupazione ed emigrazione giovanile, per effetto di queste politiche, la Sicilia è invasa da beni agricoli scadenti, prodotti a bassissimi costi, provenienti dai paesi più disparati: il pomodoro dalla Cina, gli agrumi dal Marocco, il grano dal Canada”.

Per i giovani indipendentisti si tratta di “una condizione umiliante e mortifera per le aziende siciliane cui si deve immediatamente dare uno stop, con azioni perentorie e risolute che altrove sarebbero ‘coraggiose’, ma che in Sicilia sarebbero basate sulla applicazione delle norme statutarie e degli stessi trattati di funzionamento della Comunità Europea”. “L’Assemblea regionale siciliana e il governo Musumeci si sveglino - attaccano i giovani di Avanguardia - Mentre perpetuano le loro pupiate o distraggono l’attenzione dell’opinione pubblica sulla loro inerzia, sollevando casi risibili sull’uso distorto della legge 104, i giovani siciliani che non emigrano si tolgono la vita”.

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