Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SABINA SCARAVAGGI MI CHIAMO (NON SABRINA O SALVINA) E SONO CANDIDATA CON FRATELLI D’ITALIA

Messina, 23 maggio 2018 – “In merito alle pubblicazioni apparse in questi giorni sui giornali riguardanti i nomi dei candidati in lista per il Consiglio comunale, mi corre l’obbligo di chiedere che il mio nome, trascritto in maniera errata, ripetutamente, venga corretto.
Il mio nome esatto è SABINA SCARAVAGGI, sono candidata con Fratelli d’Italia e sono coordinatrice provinciale del MID (Movimento Italiano Disabili). Nelle scorsa campagna elettorale per le elezioni regionali, nella quale anche ero candidata, non si è mai verificato un simile errore, con rammarico devo constatare che a Messina vi è un clima particolarmente esacerbato, non riuscendo a spiegarmi in altro modo errori che sembrano “calcolati”. Chiedo, pertanto, che il mio nome venga corretto (ripeto) in SABINA SCARAVAGGI (non Sabrina o Salvina),e che se ne tenga conto per le eventuali pubblicazioni future; un atto dovuto al fine di non ingenerare confusione nell’elettorato e non correre il rischio che il voto espresso nelle urne venga inficiato”.

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