Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

"SISTEMA MONTANTE", ODG SICILIA E LOMBARDIA AVVIANO INIZIATIVE DI TUTELA E DISCIPLINA

29 MAGGIO 2018 - Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha avviato l’iter per la trasmissione al Consiglio di disciplina territoriale del fascicolo riguardante l’inchiesta della Procura di Caltanissetta sul cosiddetto “Sistema Montante”. Nelle carte dell’inchiesta – in cui l’ex presidente di Confindustria Sicilia, arrestato la scorsa settimana, è indagato come promotore di un’associazione per delinquere finalizzata a una pluralità di reati – emergono diversi episodi di sospetta collusione che coinvolgerebbero anche giornalisti iscritti in Lombardia. Spetterà al Consiglio di disciplina territoriale, una volta ricevuta la segnalazione del Consiglio dell’Ordine, avviare il procedimento disciplinare per l’irrogazione di eventuali sanzioni.
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(19 Maggio 2018) - L'Ordine dei giornalisti di Sicilia, preso atto delle vicende connesse al cosiddetto “caso Montante”, relative ai rapporti tra l'imprenditore arrestato e alcuni giornalisti, ha deciso di trasmettere alla Procura della Repubblica di Caltanissetta gli esiti delle proprie indagini e delle audizioni dei colleghi che, già nel 2015, erano stati sentiti su vicende strettamente collegate a quelle attuali. Al tempo stesso il presidente prenderà contatti con il capo della Dda nissena per chiedere copia degli atti ostensibili, anche non costituenti notizie di reato, riguardanti iscritti a questo Ordine professionale.

Gli accertamenti dell'Ordine, che si erano fermati in doverosa attesa degli eventuali sviluppi giudiziari, possono essere infatti utili per l'accertamento della verità da parte degli inquirenti, così come ciò che è emerso dalle intercettazioni e dai riscontri trovati dagli investigatori può servire per stabilire se, in che misura e a quali livelli il “sistema Montante” abbia tentato di estendere a singoli iscritti o a singoli organi d'informazione quella che i magistrati hanno definito una “rete tentacolare”.

Senza generalizzazioni e condanne pregiudiziali, l'Ordine approfondirà i fatti, rimanendo vicino a tutti i colleghi citati negli atti, se risulterà che hanno svolto e continuano a svolgere il proprio mestiere ignorando le sollecitazioni e le lusinghe provenienti da ambienti legati a un’antimafia che, sfruttando un'immagine “ufficiale”, si rivela nei fatti ambigua e insidiosa. Infine, preso atto che tra gli indagati figura anche la giornalista pubblicista Maria Grazia Brandara, che, per motivi connessi alle funzioni pubbliche rivestite negli ultimi anni, di fatto non esercita da tempo la professione, il Consiglio ha deciso di interpellarla per sapere se abbia ancora interesse alla permanenza nell'albo.



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