Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

«NINNAREDDA»: LA NASCITA DI GESÙ E IL BANDO DI CESARE NELLA POESIA POPOLARE IN SICILIA

[22/12/2018] - Ninnaredda (Novena di Natale) è un brano tratto dalla raccolta "Vinni cu vinni", pubblicata dalla Polygram (etichetta Polydor) nel 1978 e rimasterizzato in "Ethno Folk Italia Gli Anni '70" - The Universal Music Collection, 6 CD Compilation, nel 2010.
Il canto, tramandato oralmente, appartiene alle tradizioni popolari dei Nebrodi, in provincia di Messina, ed è eseguito da Mimmo Mòllica, Calogero Emanuele, Delfio Plantemoli e un gruppo di strumentisti, tra cui Lucio Fabbri, al violino.
Della raccolta 'Vinni cu vinni' fanno parte i brani:
1 Vinni Cu Vinni (Remastered) 5:40
2 La Leva (Remastered) 3:43
3 Cialoma (Quannu si isa la vela) [Remastered] 3:15
4 La Bella Mi Purmisi (Remastered) 1:59
5 Lu Sirpenti (Remastered) 4:39

6 Za za za (Viva Ruggeru Settimu) [Remastered] 4:30
7 Ohè Nicò (Canto dei pescatori di corallo) [Remastered] 3:19
8 Lu Venniri Matinu (Remastered) 4:25
9 Zichitizì (Li scarpi ci accattai) [Remastered] 3:18
10 Ninnaredda (Nuvena di Natali) [Remastered] 3:53
℗ 1978 Universal Music Italia Srl


NINNAREDDA (Nuvena di Natali)

Quannu Cesari ittau
ddu gran bannu rigurusu,
San Giuseppi si truvau
'ntra la chiazza rispittusu.

San Giuseppi era cunfusu:
- Comu fazzu cu’ Maria?
S’idda senti chistu bannu
voli veniri cu’ mia.

E Maria ci ha rispunnutu:
- Fatta sia la vuluntati,
giacché Diu l'ha dispunutu
vegnu d’unni mi purtati.

San Giuseppi caminava
'ntra muntagni e boschi scuri,
San Giuseppi e lu Signuri
arridutti a lu fridduri.

Ci cumparsi flosamenti
ddà davanti un pillirinu:
- Unni iti bona genti
cu’ sti grandi friddurati?

Itivinni a ‘dda cuntrada,
c'è ‘na grutta arriddussata,
ddà c'è paglia e l'addumati,
risturati la nuttata.

‘Sennu ddà Maria arrivata
vitti un boi e ‘na mangiatura,
ddu armaluzzi a la latata,
pocu fenu e pagghia dura.

Ralligrativi pasturi,
giacch’è natu lu Missia,
‘n Bettilemmi, a li fridduri,
nasciu ‘n brazza di Maria.

A quattr'uri di la notti
San Giuseppi ci dicia:
- Haiu fattu quantu potti,
cchiù nun pozzu spusa mia.


NINNAREDDA (Novena di Natale)

Quando Cesare lanciò
quel gran bando rigoroso,
San Giuseppe si trovò
nella piazza rispettoso.

San Giuseppe era confuso:
- Come faccio con Maria?
Se lei sente questo bando
vorrà venire con me.

E Maria gli rispose:
- Fatta sia la volontà,
giacché Dio ha così disposto
vengo dove mi portate.

San Giuseppe camminava
tra le montagne e boschi scuri,
San Giuseppe ed il Signore
ridotti al freddo e al gelo.

Gli comparve, dimessamente,
là davanti un pellegrino:
- Dove andate buona gente
con questo gran freddo?

Andatevene in quella contrada,
c'è una grotta riparata,
là c'è paglia e la bruciate,
ristorate la nottata.

Essendo là Maria arrivata
vide un bue e una mangiatoia,
due animali ai lati,
un po’ di fieno e dura paglia.

Rallegratevi pastori,
giacch’è nato il Messia
a Betlemme, al freddo
è nato tra le braccia di Maria.

A quattro ore della notte
San Giuseppe le diceva:
- Ho fatto quanto ho potuto,
di più non posso sposa mia.

(Traduzione Mimmo Mòllica ©)

In quel tempo uscì un decreto da parte di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l'impero. Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno alla sua città. Dalla Galilea, dalla città di Nazaret, anche Giuseppe salì in Giudea, alla città di Davide chiamata Betlemme, per farsi registrare con Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. L'angelo, entrato da lei, disse: «Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è con te». Ella fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. […]
Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo la lasciò.
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Mimmo Mollica (2) ‎– Vinni Cu Vinni

Etichetta:
Polydor ‎– 2448 072
Formato:
Vinyl, LP, Album, Gatefold 
Paese:
Uscita:
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