Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SENTENZA MONTANTE, ANTOCI: “GIUSTIZIA E' FATTA”

Arriva in serata il commento di Giuseppe Antoci, ex Presidente del Parco dei Nebrodi scampato a maggio del 2016 ad un agguato mafioso, alla notizia della condanna di Antonello Montante e altri soggetti con lui coinvolti.

Caltanissetta - 10 maggio 2019 –“Pur non conoscendo Antonello Montante, non avendolo mai incontrato – dichiara Antoci - mi sono sentito questa sera in dovere, dopo averne per correttezza aspettato una sentenza per la quale dobbiamo ringraziare la Magistratura, di prendere spunto da questa squallida vicenda per porre una riflessione ma, soprattutto, per accendere una speranza, consentendo a questa esperienza di portare insegnamento e monito”.

“Intanto, Giustizia è fatta! Occorre però dire basta, assolutamente
basta – continua Antoci – a chi fa a gara ad essere più antimafioso
dell’altro, a ergersi ad icona Antimafia, come se questo consentisse
patenti e privilegi. Basta con Professionisti e Professori. Bisogna
tornare alla normalità, a quella normalità che ti porta a fare
solamente il tuo dovere, non per avere tornaconti personali ma farlo
solo esercitando il dovere di cittadinanza e porre al primo posto la
propria coscienza. Questa vicenda – continua Antoci – per la quale
sono indignato, mortifica tanti che hanno fatto della lotta alla
illegalità e alle mafie un loro impegno semplice e sincero, a chi per
tale impegno è morto o ha rischiato di morire, a chi per tutto ciò ne
ha perso libertà e pace per sé e la propria famiglia, questo Montante
ha offeso. Ecco, io sono uno di quelli, che non ha cercato mai nessun
tornaconto, che non ha mai cercato incarichi o consulenze, sono uno
dei tanti ma tanti ce ne sono, che ha fatto e fa solo il proprio
dovere. Per fare questo non bisogna essere né professionisti né
professori, basta essere solamente delle brave persone. Ecco,
ripartiamo da lì... dalle brave persone, rimaniamo però indignati per
quelli che, come dimostra questa sentenza, brave persone non lo sono
state. Il rammarico - conclude Antoci – è che dai più erano proprio
considerati nella peggiore delle ipotesi dei Professori ”.

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