Ponte sullo Stretto: “LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini"

“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini”. Con questo slogan il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca dà appuntamento giovedì 25 aprile a Messina dalle 17,30 in poi a Torre Faro nei pressi del Pilone, al locale La Pinnazza.   Messina,  23/04/2024 - Presente il sindaco di Messina Federico Basile il cui intervento insieme a quello del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è previsto alle 19:00. “Siamo contrari al ponte di Matteo Verdini che dovrebbe essere realizzato con una rapina del Fondo Sviluppo e Coesione che appartiene alla Sicilia -afferma De Luca-. È impensabile che due miliardi di euro che servono per gli invasi, che servono per le strade, per le scuole, per i depuratori vengano scippati alla Sicilia per il ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l'alta velocità da Salerno fino a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni in Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro e di Augusta e c

Cateno De Luca presenta esposto contro il giornalista Pipitone, tra indignazione e sconcerto

REGIONALI 2022. DE LUCA E LA VARDERA: PRESENTATO L'ESPOSTO CONTRO IL GIORNALISTA PIPITONE E IL GIORNALE DI SICILIA. Video Cateno De Luca, l'Ordine: espressioni inaccettabili. Insulti De Luca, solidarietà Cdr La Sicilia a Giacinto Pipitone e ai colleghi del Giornale di Sicilia. Di Paola (M5S): “Pietoso show social di De Luca contro il Gds. Superato ogni limite di decenza”. Cdr Giornale di Sicilia su ingiurie e offese di Cateno De Luca al collega Giacinto Pipitone. Video Cateno De Luca, solidarietà Assostampa al collega Pipitone.

Palermo, 29 ago 2022 - «Quanto accaduto stamattina con la diffusione di una vera e propria fake news da parte del giornaledisicilia.it è un fatto gravissimo e inaccettabile. L'articolo a firma di Giacinto Pipitone riportava la notizia falsa secondo la quale: "Il tribunale di Palermo ha rigettato alcune delle liste presentate da Cateno De Luca appena venerdì. E la stessa cosa starebbero facendo in queste ore anche altri tribunali nelle altre province. A rischio soprattutto la liste Orgoglio Siculo. In alcuni casi si apprende da fonti della regione, mancherebbero le firme a supporto delle liste. In altri casi si tratterebbe di errori che è possibile correggere nei prossimi giorni. Sulla moltiplicazione delle liste De Luca ha costruito la sua strategia elettorale, in alcune province l’ex sindaco di Messina ha presentato nove liste”.

La notizia diffusa dal “Giornale di Sicilia” e da Giacinto Pipitone è del tutto falsa e costituisce una invenzione della quale l’autore Pipitone si è reso autore in aperta violazione del fondamentale principio deontologico della professione di giornalista: dire la verità ed accertarsi che le notizie corrispondano al vero.
Nel caso di specie non risponde al vero che il tribunale di Palermo avrebbe rigettato alcune liste presentate da Cateno De Luca.
L’assoluta falsità della notizia risulta aggravata dal fatto che Pipitone non ha eseguito neppure un tentativo di riscontro della stessa, non si è messo in contatto con la segreteria politica di Cateno de Luca e/o del Movimento “Sud Chiama Nord”, né con i diretti interessati personalmente.

Assolutamente deprecabile, sotto il profilo deontologico e morale oltre che sotto quello della illiceità da punto di vista giuridico, risulta altresì il fatto che Pipitone abbia scritto che la pretesa fonte della notizia falsa, ma riportata come vera, proverrebbe da “fonti della Regione”.

In poche parole, Pipitone ha svolto il ruolo di gran cassa di risonanza a servizio di avversari politici di De Luca e del Movimento “Sud Chiama Nord”, spacciando come “notizia” diffusa con termini precisi ed inequivocabili (“Il Tribunale di Palermo ha rigettato alcune delle liste presentate da Cateno De Luca”) quella che era una malevola diceria di natura politica.
Abbiamo presentato un esposto per illecito deontologico nei confronti di Pipitone alla Procura della Repubblica del tribunale di Palermo e al Consiglio di disciplina dell'ordine dei giornalisti riservandoci di chiedere il risarcimento danni patrimoniali e non patrimoniali.

In una fase così delicata della campagna elettorale la diffusione di una notizia falsa ha avuto conseguenze pesantissime sotto il profilo pratico e morale. Il comitato elettorale del candidato alla presidenza della Regione Siciliana Cateno De Luca è stato sommerso da una serie di richieste di riscontro ad opera di altri giornalisti, di operatori del settore e, non ultimo, anche da parte degli stessi Candidati nelle liste asseritamente escluse che chiedevano a gran voce e con preoccupazione se la notizia era confermata. La superficialità con la quale ha agito il giornalista Pipitone è inaccettabile.

L'articolo in questione dopo le rimostranze da parte del nostro ufficio stampa è stato modificato per ben tre volte e solo alla fine si è dato spazio alla nostra versione dei fatti. L'iniziale articolo pubblicato è stato definitivamente cancellato a conferma dell'errore commesso. Ci chiediamo perché però non siano seguite anche le scuse nei nostri confronti. Adesso assistiamo al festival della solidarietà nei confronti del giornalista e del “Giornale di Sicilia” ma nessuno si pone il problema del diritto all'informazione corretta che hanno i cittadini.

Anche l'Ordine dei giornalisti che esprime solidarietà a Pipitone non è mai intervenuto a tutela del diritto dell'informazione dei siciliani. Siamo da mesi in campo con iniziative di vario genere per le quali difficilmente la stampa ha trovato spazio. Ce ne siamo fatti una ragione, andiamo avanti ugualmente. Ma certamente non possiamo accettare di essere vittime di una campagna di disinformazione che rientra evidentemente in un disegno più grande il cui obiettivo è oscurarci». 
Questa la nota congiunta del leader di “Sud chiama Nord” Cateno De Luca e del candidato alla presidenza della Regione Siciliana e il presidente del Movimento Ismaele La Vardera.

L'Ordine dei giornalisti Sicilia ritiene inaccettabili le espressioni rivolte dal candidato alla presidenza della Regione Cateno De Luca all'indirizzo del collega del Giornale di Sicilia Giacinto Pipitone. Nel video postato da De Luca su Facebook, oltretutto nel contesto di una campagna elettorale, si parla addirittura di «mafie dell’informazione». Si tratta di una violenza verbale senza precedenti, che non è ammissibile. A Giacinto Pipitone e ai colleghi del Giornale di Sicilia la piena solidarietà dell’Ordine.

"Piena vicinanza al collega Giacinto Pipitone, professionista serio e scrupoloso. L'Associazione stampa parlamentare siciliana stigmatizza i toni violenti utilizzati dal candidato presidente della Regione siciliana Cateno De Luca nei confronti del giornalista in alcune dirette Fb. Chiunque può agire attraverso le vie legali se si sente leso e diffamato da articoli di stampa e richiedere rettifiche o repliche, ma non sono accettabili parole cariche di tanta violenza, mai, soprattutto in una fase politica e sociale così delicata. L'Associazione stampa parlamentare respinge qualunque tono violento giunga da qualsiasi parte politica e auspica che il confronto in questa campagna elettorale si svolga in modo civile e costruttivo e si concentri sui contenuti considerando la drammatica situazione socio-economica che sta attraverso la Sicilia". Così il Consiglio Stampa parlamentare siciliana.

Il Cdr del quotidiano La Sicilia esprime solidarietà a Giacinto Pipitone e ai colleghi del Giornale di Sicilia.
Le volgari allusioni e gli insulti loro rivolti lasciano sconcertati, soprattutto se si considera che tali parole vengono da uno dei candidati alla presidenza della Regione siciliana. Il quale dovrebbe imparare il rispetto verso chi lavora e che nello specifico, non abbiamo dubbio alcuno, è ben lontano da logiche perverse come quelle cui fa riferimento il signor Cateno De Luca, forse nel tentativo di condizionare la stampa tutta.

“L'ennesimo patetico show social di De Luca, questa volta con bersaglio il Giornale di Sicilia, è inaccettabile nei toni e nei contenuti. Le sue continue e sempre crescenti esternazioni allo scopo di cercare di visibilità che probabilmente non avrebbe se si affidasse alla sua inesistente proposta politica, suscitano preoccupazione, dal momento che arrivano da un candidato a governare questa Regione. Personalmente sono stato oggetto nel passato, più o meno recente, di notizie non completamente rispondenti al vero o palesemente distorte, mai, però, mi sono sognato di mettere alla gogna nessuno, conscio che la libertà di espressione , sancita dall'articolo 21 della Costituzione, è una delle pietre miliari della nostra società. Al Giornale di Sicilia e a Giacinto Pipitone, bersaglio delle pesantissime esternazioni di De Luca, la mia piena solidarietà”.
Lo afferma Nuccio Di Paola, candidato presidente della Regione per il M5S.

"Il video di Cateno De Luca in cui vengono attaccati il collega Giacinto Pipitone e il Giornale di Sicilia è offensivo nei contenuti e nei toni oltre che stupefacente e sconcertante per la violenza verbale con cui si esprime il proprio dissenso verso un articolo pubblicato oggi su gds.it.
Al collega Pipitone, attento e scrupoloso cronista di politica, e ai colleghi del Giornale di Sicilia, va tutta la solidarietà di Assostampa Sicilia, il sindacato unitario dei giornalisti.
"Parole pesanti che non fanno altro che esacerbare i toni e gli animi - scrive la segreteria regionale di Assostampa - e che puntano a intimidire e minacciare il diritto dei cittadini ad una informazione libera".

Cdr Giornale di Sicilia su ingiurie e offese di Cateno De Luca al collega Giacinto Pipitone
C'è da rabbrividire al pensiero che un tipo come Cateno De Luca - che utilizza il registro dell'offesa per difendere le sue ragioni, la sguaiataggine come cifra politica e i toni minacciosi per ribattere a quello che lui ritiene essere un errore giornalistico – ambisca a diventare il presidente della Regione.
Le ingiurie e le offese al collega Giacinto Pipitone, cronista parlamentare di grande valore, lasciano il tempo che trovano e forse sarà un tribunale a decidere se configurino un reato. Il racconto in progress sul destino delle liste elettorali, pubblicato sulla versione online del giornale, aveva prima segnalato qualche criticità per le formazioni di De Luca; poco dopo, però, l'aggiornamento del nostro sito internet dava conto del fatto che i rilievi nei tribunali potevano essere superati.

Chi è abituato alle cose della politica e dell'informazione sa perfettamente che siamo di fronte a dinamiche abituali, persino banali, quando si segue la cronaca minuto per minuto. De Luca fa finta di non saperlo e sceglie un'ingiustificabile e inqualificabile linea di aggressione attraverso un video su FB farneticante e che non gli fa onore. Si permette perfino di speculare sulle difficoltà del mondo dell'informazione durante la pandemia che ha colpito duramente i colleghi, al pari di tutti gli altri lavoratori. Ma i giornali e i giornalisti sono presidio di democrazia e civiltà. Lavorano sempre per la libertà. Per garantirla anche a un personaggio che sogna di diventare il conducator della Sicilia a suon di parolacce.

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