Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

A la notti di Natali: cosa si intende per «pipituni senza sali»?

A la notti di Natali c’è 'na festa principali / câ nasciu lu Bambineddu / ‘nmenzu lu voi e l’asineddu. / E susi pasturi, nun dormiri cchiù, lu vidi ch’è natu ‘u Bambinu Gesù. / Pipituni senza Sali, ci ha’ viniri a vinnignari... 

24/12/2022 - Così cantava Rosa Balistreri, la cantatrice del sud in «A la notti di Natali», brano divenuto un ‘classico nel repertorio canzonettistico siciliano. Il teso è piuttosto chiaro e ‘intellegibile’ per coloro che non padroneggiano la lingua siciliana. Ma c’è un termine sul quale soffermarsi: «pipitùni».

Pipituni senza sali, / ci ha’ viniri a vinnignari / 
cu’ lu pattu câ ti fazzu chi racina ‘un ti nn’ha manciari.

'Vinnignari' vuol dire vendemmiare. 'Pipituni senza sali' vuol dire insipido, senza sapore, sciapo, etc.
Questo è il senso e il significato figurato. E così ci si può rivolgere anche affettuosamente, scherzosamente a qualcuno. Oppure pesantemente. A scelta!

Ma cosa si intende per «pipitùni»? Più cose.
Si intende l’Allocco (Strix aluco), uccello stanziale presente in Italia e in Sicilia, nei boschi di latifoglie. L’allocco ha abitudini notturne e crepuscolari e durante il giorno se ne sta immobile, ben riparato, tra cavità di rocce o appollaiato sugli alberi. È defilato e silenzioso, per quanto vada a caccia attaccando la preda dopo lunga immobile attesa, rimanendo «’ggiuccàto» su un posatoio per poi attaccare. Ma non fa che pocchi metri. Poi torna alla sua stanziale immobilità.
Il «comportamento da allocco» spiega bene il significato e il senso di «pipitùni senza sali».

Tuttavia a Palermo il «pipitùni» o «pipittùni» è pure un grosso cedro (limone), presente pure sulle bancarelle dei fruttivendoli o dei mercati popolari, tagliato a fette, da gustare a «stricasali» con un pizzico di sale. Per «pipitùni» si intende perciò pure il frutto della famiglia degli agrumi, dalla polpa piuttosto asciutta e dalla ‘pelle’ spessa: l’albedo, parte bianca degli agrumi, tra la polpa e la buccia. 
Proprio la buccia tanto spessa renderebbe il credro di poco sapore se mangiato senza sale. 

m.m.

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