Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

I CARABINIERI DI PATTI ARRESTANO PER EVASIONE SORVEGLIATO SPECIALE DI SINAGRA

22/01/2010 - I Carabinieri delle Stazioni di Patti e Brolo hanno tratto in arresto giovedì mattina un Sorvegliato Speciale di P.S. di Sinagra. Si trovava agli arresti domiciliari perché in passato aveva violato le prescrizioni impostegli dalla Sorveglianza Speciale cui è sottoposto. Era stato autorizzato dai giudici del Tribunale di Patti a recarsi al palazzo di giustizia pattese dove era citato per una causa civile. Finita l’udienza avrebbe dovuto recarsi direttamente a casa senza soste intermedie.

I Carabinieri, sospettando che, invece, avrebbe approfittato dell’occasione per eludere le ristrettezze degli arresti domiciliari, al termine dell’udienza lo hanno seguito ed hanno effettivamente constatato che, anziché prendere la strada che porta a Sinagra, si è recato all’interno di un ipermercato di Mongiove a fare la spesa.
E’ stato così fermato e portato in caserma, dove ha passato la notte in camera di sicurezza in attesa di essere tradotto dinanzi al Giudice del Tribunale di Patti per un nuovo processo, questa volta con rito direttissimo e con lui come imputato.

Il Giudice stamane ha convalidato l’arresto operato dai Carabinieri ed ha stabilito per lui nuovamente gli arresti domiciliari in attesa della celebrazione nel merito del processo per il reato di Evasione.
A luglio del 2008 è stato condannato in primo grado nel processo “ICARO” alla pena di 5 anni e 6 mesi di reclusione per Associazione Mafiosa prevista e punita dall’art 416/bis del c.p..

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