Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

'SANT'AGOSTINO', LA TRAVAGLIATA VITA COI PANNI DI ALESSANDRO GRAZIOSI

28/01/2010 - La travagliata vita di Sant'Agostino, uno dei più grandi personaggi della storia del Cristianesimo, raccontata in un film in due puntate, in onda in prima serata su Raiuno il 31 gennaio e il 1 febbraio. Una grande produzione internazionale, cooprodotta da RaiFiction, LuxVide,
Eos Entertainment, Rai Trade e Grupa Filmowa Baltmedia, per la regia di Christian Duguay, con la sceneggiatura di Francesco Arlanch.

Ad Alessandro Preziosi il compito di interpretare i complessi anni della maturità del Santo. Nei panni del giovane di Tagaste, invece, Matteo Urzia mentre Franco Nero è Agostino durante gli anni della vecchiaia. Monica Guerritore è la madre Monica, una figura portante così come quella di Ambrogio, il Vescovo cattolico interpretato da Andrea Giordana.

Nel cast italiano, inoltre, Cesare Bocci, Cosimo Fusco, Sonia Aquino, Vincenzo Alfieri e Francesca Cavallin.

Nato nel 354 in un piccolo paesino agricolo nell’entroterra nordafricano, nell’attuale Algeria, e morto a Ippona nel 430, Sant’Agostino ha vissuto una delle epoche di più profonda crisi e di più radicale cambiamento che la storia ricordi: la caduta dell’Impero Romano. Ambizioso e a volte spregiudicato Agostino intreccia la sua vita con i fasti e le miserie del suo tempo fino all’incontro con Dio. La sua esistenza cambia ancora una volta. Agostino si mette al servizio di Dio e della pace in un mondo assediato dalle barbarie. Il pensiero di Sant’Agostino, filosofo, teologo, mistico, scrittore, oratore, è riuscito a superare le barriere del tempo conservando una incredibile e straordinaria attualità.
PERCHE' UNA FICTION SU SANT'AGOSTINO OGGI?

Non è la fine del mondo. Ma la fine di un mondo.
Che si tratti della crisi economica, o di quella demografica, o di quella ecologica, da tempo nelle nostre società è diffusa la sensazione che le cose stiano cambiando e che la Storia stia voltando pagina.
Ogni crisi, ogni cambiamento, ogni voltare di pagina provoca ansia, disagio, disorientamento.
Agostino d’Ippona visse una delle epoche di più profonda crisi, di più radicale cambiamento, di più irreversibile voltar di pagina che la Storia ricordi: il crollo dell’Impero romano.
Ciò che sembrava eterno si rivelava caduco. Ciò che appariva assoluto risultava relativo.

Ansia, disagio e disorientamento, per Agostino e per i suoi contemporanei così come per noi, uomini e donne di oggi.
Agostino stesso aveva vissuto, fin da adolescente, in una condizione di costante crisi e cambiamento: prima studente indisciplinato, poi studioso brillante; prima adolescente inquieto, poi giovane dai molti amori, quindi compagno fedele di una donna che lo renderà padre; prima maestro di provincia senza prospettive, poi oratore ufficiale dell’imperatore; prima scrittore senza successo, poi autore di decine di opere che continuano a dare forma alla coscienza e alla cultura dell’Occidente; prima cristiano non battezzato, poi manicheo anti-cattolico, poi scettico, quindi battezzato, sacerdote e, infine, vescovo.

Tempi di crisi. Esistenza piena di cambiamenti. La Storia che volta pagina. Fu attraverso queste esperienze che Agostino giunse a scrivere, rivolto a Dio: il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te.

I NUMERI E LE CURIOSITA’

L'immagine del film è nata dallo studio approfondito dei mosaici delle chiese di Ravenna da parte del regista Duguay e del costumista Stefano De Nardis (Gangs of New York, Coco Chanel).

Tra figurazioni ed attori sono stati utilizzati circa 3.000 costumi, un terzo dei quali realizzati appositamente per la miniserie.

Per i vestiti di corte tutti i tessuti sono stati fatti venire dall'India, mentre quelli dei barbari sono stati cuciti con 200 pellicce provenienti direttamente dagli Stati Uniti.

I mantelli indossati dalla famiglia imperiale nella scena del discorso celebrativo di Agostino sono stati realizzati utilizzando antichi abiti nuziali afghani dell'800, completamente ricamati con fili metallici d'oro.

Tutti i gioielli dei personaggi principali (l'anello di Ambrogio, le collane ed i gioielli della corte) sono stati disegnati e realizzati da artigiani marocchini, utilizzando pietre indiane.

Le pesanti acconciature di gioielli dell'Imperatrice, direttamente ispirate dai mosaici di Ravenna, avevano così tante pietre da dover essere tolte e rimontate ad ogni ciak, per non causare mal di testa all’attrice Francesca Cavallin.

Monica Guerritore ha partecipato direttamente alla creazione di tutti i suoi costumi, fino all’abito finale della scena di Ostia, che doveva apparire come fatto di sola luce.

Quattro i set principali realizzati dallo scenografo Carmelo Agate per ricostruire Ippona, Milano, Cartagine e Tagaste. Ognuno è stato realizzato secondo una gamma cromatica differente, come da precise indicazione di regia.

Gli esterni della Basilica della Pace ed il Tempio dei Donatisti sono stati girati nell’antico monastero (ribat) di Hammamet. Nel ribat della città di Monastir sono state girate le scene ambientate a Cartagine.

Gli altri set - Basilica di Ambrogio, Biblioteca di Agostino, Sala del Trono - sono stati invece ricostruiti negli Empire Studios di proprietà della Lux Vide in Tunisia.

Per la sola biblioteca sono stati realizzati più di 1.500 fra libri e codici miniati e istoriati, strumenti per calligrafi, scrivanie, banchi e sedute, come da originali documentati.

Sono stati inoltre realizzati circa 1.000 Mq2 di mosaici ed affreschi.

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