La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM, Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina. Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”.Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli
pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della
scadenza della proroga.
“Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di
Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non
è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per
mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars.
Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San
Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che
trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno
in un percorso particolare della vita. Il CCPM - conclude Alibrandi - rappresenta
una eccellenza che va mantenuta e il nostro impegno va in quella direzione”.
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Proroga fino al 31 luglio 2025 per il Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina, al momento gestito in convenzione con l’Irccs Bambino Gesù di Roma.
«Un provvedimento - dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - che abbiamo richiesto al governo nazionale e che ringraziamo per la fattiva e operosa collaborazione perché ci consente di garantire la continuità assistenziale in attesa che il ministero della Salute accolga la nostra richiesta di deroga al "decreto Balduzzi” per mantenere in via definitiva la struttura di cardiochirurgia pediatrica nella provincia di Messina».
La Regione, infatti, in sede di revisione della rete ospedaliera dell'Isola e ispirandosi al "modello Veneto", regione con caratteristiche di popolazione analoghe alla Sicilia, intende confermare i due centri di cardiochirurgia pediatrica al momento attivati e funzionanti.
«Riteniamo concretamente possibile, oltre che utile per ridurre la mobilità sanitaria della Sicilia e, in molti casi, anche della Calabria - prosegue Schifani - mantenere la piena funzionalità di entrambe le strutture. La proroga di un anno ci consente di attendere con maggiore serenità le determinazioni del ministero della Salute, con cui il confronto è aperto in relazione alla rete ospedaliera in corso di revisione. Il nostro obiettivo è garantire cure e assistenza d'eccellenza a tutti i piccoli pazienti della nostra comunità siciliana, evitando disagi e costi aggiuntivi alle famiglie».
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