Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SANT’ANGELO DI BROLO SUL VERSANTE DELLA TRASPARENZA E DELLA LEGALITÀ

Sant’Angelo di Brolo, 20/01/2010 - Con l’adesione al Protocollo di legalità previsto con l’Accordo di Programma Quadro Sicurezza e Legalità per lo Sviluppo della Regione siciliana “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, sul versante della trasparenza e della
legalità, l’Amministrazione comunale di Sant’Angelo di Brolo ha messo a segno un altro punto qualificante, che caratterizza il modus operandi del Governo municipale guidato dal Sindaco Basilio Caruso.
L’Accordo di Programma Quadro “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, stipulato il 30 settembre 2004 fra il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e la Regione Sicilia, si prefigge obiettivi di prevenzione, per garantire il miglioramento delle condizioni di convivenza civile e di sicurezza dei cittadini, per favorire la reciproca collaborazione nella lotta alla criminalità nel territorio regionale, stimolare l’azione delle Amministrazioni locali su politiche integrate di governo della sicurezza, incentrate sulla coesione sociale e sulla diffusione della legalità, per accrescere e diffondere la cultura della legalità e della democrazia, potenziare, generalizzare e rendere permanente il monitoraggio degli investimenti pubblici, per la salvaguardia dalle infiltrazioni criminali ed accelerare l’individuazione dei patrimoni illeciti e la loro restituzione alla legalità, potenziare ed integrare sul territorio il servizio offerto dalle forze di polizia nazionali e locali, rendere più efficace la trasparenza degli atti dell’Amministrazione.
Il 12 luglio del 2005, la Regione Siciliana ha sottoscritto il Protocollo di legalità con il Ministero dell’Interno, le nove Prefetture siciliane, l’Autorità di Vigilanza sui lavori pubblici, l’INAIL e l’INPS, per il coordinamento delle attività finalizzate a prevenire le infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti pubblici;
“Con la firma di questo Protocollo – ha dichiarato il Sindaco – l’Amministrazione che ho l’onore di presiedere, inserisce un altro elemento caratterizzante in favore della legalità e della trasparenza. Questo atto – ha continuato il capo dell’Esecutivo – che dovrà essere perfezionato con la sottoscrizione in Prefettura, si aggiunge ad altre importanti direttive impartite dal momento del nostro insediamento. Il ricorso alla trattativa privata, ad esempio – ha continuato – è stato limitato ai casi previsti dalla legge. E per evitare storture, è stato dato un atto di indirizzo agli uffici, affinché, senza esclusioni, fossero invitate tutte le imprese presenti. A questo si è aggiunto il regolamento per il cottimo appalto e la redazione dell’elenco delle imprese di fiducia. Anche in questo caso, quando si fanno le gare vengono invitate tutte le ditte presenti nell’elenco. Capisco che cambiare le cose non è facile – ha concluso il Sindaco – ma, come si vede, non è impossibile. Noi, pur tra mille difficoltà, a poco a poco ci stiamo riuscendo”.

Commenti