Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LA GABBANELLI MANDA UN MESSAGGIO A MICCICHÈ: “QUALCUNO ALLE CALCAGNA SERVE A MANTENERE LA DEMOCRAZIA”

27/03/2010 – Partito del Sud. Scrive in proposito l’on. Gianfranco Miccichè sul suo blog: “Noi rapporti organici con la sinistra non ne vogliamo”. Nei giorni scorsi il governatore della Sicilia aveva parlato di un possibile ingresso del Pd in un eventuale quarto governo Lombardo. Un’ipotesi che a Miccichè non piace per niente: “le porte sono due - dice il sottosegretario - se il Pd entra il Pdl Sicilia esce“.
 “Dobbiamo ricercare il consenso politico, quello che si sostiene con le idee, e lasciar perdere il consenso dei portatori di voti: è un tipo di consenso che porta voti e guai, è un tipo di consenso che non può portarci da nessuna parte”
“Raffaele Lombardo non deve aspettare una mia presa di posizione. Sono io che ho atteso la sua. Dobbiamo adesso avere la credibilità per presentarci come un partito. È l’interesse territoriale quello che conta!”
“Per essere credibili agli occhi della gente, dobbiamo fare le riforme, a partire dalla semplificazione burocratica. Spesso la gente non rispetta la legge per superare gli ostacoli e le lentezze del sistema … non è possibile che nelle soprintendenze ci siano 15 mila richieste di autorizzazioni ferme”.

Ecco, cose giuste! Anche se lo stesso Miccichè ha parlato di trasversalità purché sia Partito del Sud: “Chi ha a cuore le sorti della Sicilia è benvenuto”, è in pratica il concetto espresso da Miccichè. E questo non va bene; speriamo che il sottosegretario cambi idea.

"... il consenso dei portatori di voti è un tipo di consenso che porta voti e guai; è un tipo di consenso che non può portarci da nessuna parte...”, queste si, sono cose positive da sentire. Ma non la trasversalità che sembra preludere a un "Partito a tutte le botte" come si dice dalle nostre parti.

Glielo diciamo con le parole pronunciate dalla giornalista Milena Gabbanelli, curatrice di Report, nel video messaggio fatto vedere a ‘Raiperunanotte’ da Michele Santoro:

"Devo dire che mi sono sempre tenuta un po’ in disparte da queste situazioni che portano in piazza problemi legati alle nostre sedie o a quello che noi consideriamo essere i nostri diritti. Magari per pudore verso coloro che hanno perso l’unico lavoro che hanno. E’ facile per noi persone note mobilitare gente.

In questo caso però, io credo siamo sull’orlo di una sconfitta civile. Questo non per via della censura. Come vediamo, abbiamo ampia possibilità di dire sempre la nostra.

Ma perché è il paese che non comprende o non accetta la portata di mosse scriteriate che ci ridicolizzano agli occhi del mondo.

Questo perché nel nostro Paese la critica non è considerata un valore. E questo giustifica e spiega le ragioni per cui non è compresa la gravità della prevaricazione.

Mi ricordo negli anni ’60 facevo le elementari, mio padre che era un anticomunista convinto e un democristiano praticante, ogni tanto gli sentivo fare dei discorso del tipo: il giorno in cui mancherà un voto ai comunisti per continuare a fare un’opposizione dura quel voto sarà il mio..



Lui non aveva studiato, viveva in campagna, nella sua ignoranza aveva capito che avere qualcuno alle calcagna che ti controlla e ti critica serve a mantenere la democrazia
e a farla crescere.


Io tutto o questo l’ho capito tanti anni dopo. Faccio quello che posso per trasferire questo principio nel mio lavoro e per lasciarlo come modello in eredità a mia figlia. ma mi sembrano cose normali, come è normale e non eroico rifiutarsi di calpestare ciò in cui si crede".
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Un voto per la Gabbanelli: il giorno in cui mancherà un voto ai comunisti quel voto sarà il mio

Commenti

  1. Sagge parole quelle della Gabanelli... e di suo padre.

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