Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LATTERI (MPA): BENE IL PIANO SANITARIO, ADESSO ESALTARE LE PROFESSIONALITÀ E NON PENALIZZARE I CITTADINI SICILIANI

Roma, 18/03/2010 - “Un plauso all’assessore alla Salute della regione Sicilia, Massimo Russo, per il varo del piano di riorganizzazione ospedaliera che consente tagli agli sprechi, permette di rilanciare l’assistenza sanitaria e di ottimizzare il servizio ospedaliero. Bisogna ora esaltare le potenzialità e le professionalità che sono
già presenti nel territorio siciliano e impegnarsi al massimo perché non vengano penalizzati i cittadini siciliani. Occorre che si investano risorse per la formazione e la ricerca sanitaria negli ospedali della Sicilia. Inoltre è importante adeguare la tecnologia a quella presente nelle altre regioni e nelle altre nazioni. Pertanto occorre controllare, valutare e incentivare l’attività sanitaria affinché essa raggiunga alti livelli. Non è possibile che in alcuni ospedali con lunghe liste di attesa le sale operatorie rimangano chiuse perché mancano anestesisti, infermieri e a volte persino presidi sanitari”.

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