Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

L'UDU DI MESSINA ADERISCE ALLO SCIOPERO INDETTO DALLA CGIL PER UN FISCO PIÙ EQUO, PER IL LAVORO, PER I DIRITTI DI CITTADINANZA

11/03/2010 - L’Unione degli Universitari di Messina aderisce allo sciopero generale proclamato dalla CGIL per Venerdì 12 Marzo e sarà presente con una propria
delegazione al sit in che si terrà davanti alla sede provinciale dell'Agenzia delle entrate. Un’occasione per noi studenti di protestare contro le politiche del governo in materia di istruzione e per mettere al primo posto dell’agenda della politica italiana l’investimento sul sapere, che rappresenta la chiave per uscire dalla crisi e per la difesa del nostro futuro.
L’Italia sta versando in una profondissima crisi non solo economica, ma anche democratica, culturale e sociale, ovvero chi ha il potere cambia le regole quando vuole, il confronto e il dissenso non sono concepiti, chi ha i soldi e le conoscenze va avanti a scapito di chi rispetta le regole e vive in una situazione economica svantaggiata.
l’Italia è l’ultimo Paese in Europa per mobilità sociale. Nel nostro Paese il futuro di un giovane è legato alle condizioni sociali dei genitori, se il padre è un dottore e ha un buon salario, il figlio è quasi certo che vivrà la medesima condizione, se invece il padre è un diplomato ed ha un salario basso il figlio difficilmente conseguirà una laurea che gli aprirà le porte dell’emancipazione sociale.
La cultura, il sapere sono strumenti di riscatto sociale per tutti i giovani. Invece la decurtazione dei finanziamenti alla ricerca e all'università, messa in atto da questo Governo, condanna le generazioni future ad una vita caratterizzata dal precariato.
Per uscire dalla crisi, anche occupazionale, occorre tornare a investire sulla conoscenza, rilanciare l'idea di un'università pubblica, diretta con strumenti che garantiscano la partecipazione e la pari dignità di tutti.

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