Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

MESSINA, ARRESTATO AVVOCATO: PARCELLE PER FINTI PROCESSI

Messina, 11 mar. - Arresti domiciliari per un avvocato di Messina, Marcello Mangraviti, 36 anni, originario di Napoli, accusato di tentata violenza privata, calunnia aggravata, millantato credito, truffa aggravata e falsita' materiale in atto pubblico ed uso di atto falso. Ad arrestarlo la Digos. Il provvedimento cautelare firmato dal Gip Antonino Genovese su richiesta dei sostituti procuratori Vincenzo Cefalo (ora in servizio a Termini Imerese) e Liliana Todaro. Secondo l'accusa avrebbe ottenuto da clienti parcelle per 150 mila euro per assisterli in procedimenti penali inesistenti. Tutto sarebbe cominciato -secondo la Digos- con minacce telefoniche ed intimidazioni ad un docente della Facolta' d'Ingegneria di Messina (tra il 26 ottobre ed il 16 novembre 2008) per far superare l'esame ad un cliente studente universitario, originario di Catania. Il laureando fuori corso era stato piu' volte bocciato e aveva chiesto una "raccomandanzione" al legale. Mangraviti, dopo aver millantato conoscenze in ateneo, aveva cercato d'intimidire il docente d'Ingegneria per continuare a spillare soldi alla famiglia del ragazzo che gia' assisteva in alcune cause civili. Indagando sulle intimidazioni al docente universitario la Digos ha cosi' scoperto che a giugno 2008 l'avvocato si era inventato un procedimento penale che vedeva indagata la sorella dello studente, recapitandole a casa, in un Comune in provincia di Catania, un falso "avviso di garanzia" firmato dalla Procura di Messina con l'accusa di concorso in associazione mafiosa finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nell'inchiesta da lui battezzata "Operazione 13+1". Cosi' avrebbe ottenuto dalla famiglia della ragazza, per l'assistenza legale, il pagamento di una parcella da 27 mila euro. Ma il legale sarebbe anche l'autore, tra il 2006 ed il 2008, di decine di segnalazioni anonime alla polizia calunniando e facendo perquisire le abitazioni di altri clienti per reati in materia di droga ,anche questi inesistenti. Solo per concorso nella truffa e' indagato anche un collega di studio di Mangraviti. (AGI) Cli/Pa/Rap/Mzu

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