Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CARONIA, LACCOTO (PD): “MI IMPEGNERÒ A TROVARE SOLUZIONI PER QUELLA POVERA GENTE”
MILI S. MARCO E MILI S. PIETRO: MOVIMENTO FRANOSO SULLA STRADA PROVINCIALE 38 CHE CAUSA PRECARIETA’ AI COLLEGAMENTI
4/03/2010 -

Al Presidente della Provincia Regionale di Messina

“Il sottoscritto Grioli Giuseppe, consigliere della Provincia Regionale di Messina

CONSIDERATO

che il 25 febbraio c.a. lungo la strada provinciale 38 che collega Mili S. Marco con Mili S. Pietro si è registrato un consistente movimento franoso che ha comportato la immediata chiusura ad opera della Provincia regionale di Messina dell’unica via di collegamento a causa del pericolo incombente sulla stessa;

che il villaggio di Mili S. Pietro è al momento raggiungibile solo attraverso la strada di Tipoldo e che la stessa, nonostante sia indicata nell’ordinanza del dirigente della Provincia come via alternativa alla strada provinciale chiusa, non consente la percorribilità di autobus e scuolabus a causa delle carenti condizioni di sicurezza e dell’assenza di protezioni a margine della strada e che la stessa non viene considerata una via sicura dai residenti a causa della eccessiva pendenza e della dimensione della sezione stradale e delle frane che hanno interessato negli anni la strada in questione;

CONSTATATO

che in presenza di tale situazione molti cittadini preferiscono avventurarsi lungo il torrente che paradossalmente appare più sicuro della strada di Tipoldo sopra menzionata;

che a monte del torrente esiste un ponte di attraversamento realizzato da poco dal Comune di Messina ancora in attesa di collaudo e che lo stesso potrebbe collegare agevolmente in caso di emergenza il villaggio con il resto della viabilità in alveo che oggi purtroppo rappresenta la più agevole via di fuga per i mille abitanti del villaggio;

VISTO

che per la riapertura della strada provinciale occorrerà aspettare che si fermi il movimento franoso per poi valutare la possibilità di intervenire con opere di protezione della strada e di consolidamento del fronte franoso;

che nel frattempo la popolazione residente nel villaggio ha la necessità di avere garantita una via di fuga il più possibile sicura;

che il Comune e la Provincia non pare abbiano ipotizzato un intervento congiunto per affrontare il problema e che pertanto si può ripresentare l’annosa tendenza di ritenere le competenza affidate esclusivamente ad un solo ente paralizzando così una proficua opera di collaborazione nell’interesse della collettività;

INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

per conoscere se intende promuovere una conferenza dei servizi tra Provincia, Comune, Genio Civile e Regione attraverso i rispettivi al fine di individuare un programma di intervento sinergico valutando la possibilità di realizzare una via di fuga alternativa alla viabilità provinciale verificando anche in ultima analisi la percorribilità del torrente, che con l’apertura da parte del Comune del ponte di attraversamento da poco ultimato a monte del torrente medesimo potrebbe attraverso una vigilanza costante ad opera delle autorità preposte e la previsione di garantire una via di fuga per i mille abitanti del villaggio;

per conoscere inoltre se Mili S. Pietro sarà inserito tra le zone alluvionate e come tale destinatario di interventi dell’ufficio commissariale della Regione siciliana o diversamente sarà necessario promuovere una nuova procedura per lo stato di calamità relativo al villaggio di cui all’oggetto”.





Messina 03.03.10



Il consigliere PD

Giuseppe Grioli

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