Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

“LOGGIA DELL’ARTE”: STASERA L'INAUGURAZIONE CON FRANCESCO CAFISO

Messina, 23/06/2010 - Sarà inaugurata stasera, alle ore 21, alla presenza del presidente della Provincia regionale, on. Nanni Ricevuto e dell'assessore provinciale alla cultura, Mario D'Agostino, la mostra "IDEARtE". La manifestazione, organizzata nell'ambito della "Notte della Prevenzione", sarà l’occasione per l’apertura al pubblico della "Loggia dell'Arte":
la Provincia regionale renderà fruibile quella parte di Palazzo dei Leoni che si affaccia su Piazza Antonello.

Si tratta di un sito che, mai utilizzato in passato, ospiterà in futuro altre manifestazioni compatibili con il luogo, creando cosi occasioni ed opportunità di incontri e concorrerà ad aumentare l’offerta di strutture destinate a manifestazioni artistiche.

La mostra "IDEARtE", organizzata da Saverio Pugliatti e curata da Lucio Barbera e Katia Giannetto, presenterà micro-installazioni degli artisti messinesi: Maurizio Amos, Guglielmo Bambino, Antonello Bonanno Conti, Francesca Borgia, Paolo Bossa, Nino Cannistraci Tricomi, Cettina Di Seri, Massimo Di Prima, Enzo Fradà, Pippo Galipò, Marcella Gemelli, Andrea Gugliandolo, Puccio La Fauci, Pietro Mantilla, Claudio Militti, Francesco Pafumi, Elisabetta Origlio, Carmelo Pugliatti, Stello Quartarone, Loredana Salzano e Linda Schipani.

L’idea nasce da un progetto di Linda Schipani, ingegnere dell'ambiente e si basa sull’esposizione che si inserisce nella "Trash Art", l'arte fatta con i rifiuti.

Mettendo a profitto la sua professione e la sua passione artistica, Linda Schipani, dal 2008 al 2010, ha chiamato vari artisti consegnando loro, di volta in volta, materiale dismesso, divenuto cosi rifiuto inservibile: le "bobine", quei cilindri di legno su cui si avvolgevano fili e cavi elettrici; le "sfere", vecchie plafoniere in plastica pvc che stavano sui lampioni che illuminavano la città e le "pedane", piattaforme di legno grezzo che servivano per il trasporto dei materiali. Quello che era un problema è divenuto un'opportunità attraverso il riciclo, grazie alla creatività dei singoli artisti che, ciascuno secondo la propria immaginazione, ha utilizzato 1'oggetto per ridare ad esso una nuova vita. Ne sono nate tre interessanti mostre, accompagnate da appropriati scritti critici di Gigi Giacobbe e svoltesi, la prima, nella sede dell'Orientale SAW e le altre due nell'Eco Lab della stessa Schipani, che ha cosi dato vita ad una sua singolare collezione.

All'interno di questa i curatori della mostra hanno operato una selezione, per proporre una nuova lettura dell'insieme, visto come un'unica installazione che non vuole mettere in evidenza soltanto l'arte del riciclo o fatta coi rifiuti, ma soprattutto sottolineare la lezione che proprio dalle opere degli artisti arriva: la necessità di dotarsi di un occhio creativo, di sfrenare la fantasia ed avere idee per cambiare le cose. Da qui il titolo della mostra "IDEARtE" che, se da parte degli artisti è un produrre dal rifiuto un oggetto d'arte per i fruitori significa che anche il "guardare" è un'arte.

La mostra, accompagnata da un catalogo con testi di Linda Schipani, Lucio Barbera e Katia Giannetto, resterà aperta fino al 30 luglio 2010.

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