Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LUMIA (PD): "SULLE STRAGI LA COMMISSIONE ACCERTI ANCHE LE PIU’ AMARE VERITÀ"

Roma, 30 giugno 2010 – “L'apertura in Commissione Antimafia di una seria attività d'indagine è un fatto positivo, anche se si sarebbe potuto partire molto prima. Ora non bisogna perdere altro tempo, anche Pisanu ammette che intorno al periodo delle stragi si saldarono interessi diversi e convergenti: della mafia, di alcuni apparati dello Stato, di elementi della politica e dell'economia. Alcuni di questi attori sono già noti, altri sono emersi in indagini recenti, ma altri sono ancora da definire ed individuare”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia.

“Il compito della nostra attività – aggiunge Lumia – è ricostruire bene, partendo dal 1987, le evoluzioni di questi rapporti: capire come la politica e la mafia abbiano riscritto un patto dopo l'indebolimento di quello dell'area andreottiana, cosa sia successo dopo, chi ha fatto nuovi patti e perchè. Dobbiamo anche capire se e perchè apparati dello Stato, in particolare dei Servizi Segreti, abbiano contribuito alla realizzazione delle stragi e abbiano trattato con la mafia”.

Per l’esponente del Pd “Dobbiamo essere pronti ad accertare le più amare e terribili verità. Bisogna togliere i segreti di Stato e accedere direttamente, grazie ai poteri d’inchiesta che ha la Commissione, alle fonti documentali che ancora non sono emerse. È necessario, inoltre, ascoltare tutti quei soggetti che nei servizi, negli apparati, nella politica, nelle istituzioni scelsero il silenzio o addirittura collusero con Cosa nostra”.

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