Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LA CRISI IN SICILIA RENDE NECESSARIA L’ISTITUZIONE DEL SALARIO SOCIALE

Palermo, 23 luglio 2010 - Le statistiche sull’alta percentuale dei Siciliani che non hanno neppure il denaro necessario alle cure mediche, unite a quelle sugli alti tassi di disoccupazione in Sicilia, obbligano gli Indipendentisti FNS a ribadire la esigenza di istituire, con procedure d’urgenza, l’assegno minimo vitale per i non occupati (disoccupati) e per le famiglie a basso reddito.
E per i lavoratori in attesa di essere assunti in altra azienda, in caso di interruzione del precedente rapporto di lavoro.

Si tratterebbe di una forma di solidarietà e di intervento sociale organico, capillarmente diffusa sul territorio, la cui ricaduta in termini economici sarebbe notevole, anche perché aumenterebbe il livello di acquisto, - oggi pressocchè invisibile, - fra le fasce dei consumatori più poveri.
In Sicilia, ad esempio, molte attività di ditte artigianali e/o di piccole imprese potrebbero trovare la possibilità di superare la crisi e di tornare ad essere competitive e maggiormente produttive.

Il suddetto “assegno” non deve essere considerato una forma di assistenzialismo, quindi, ma una opportunità di sviluppo del mercato interno. Consentirebbe, inoltre, una più accettabile flessibilità dei rapporti di lavoro.
L’assegno va considerato, altresì, come il simbolo di un percorso di giustizia sociale che dovrebbe trovare la Regione Siciliana in prima linea.

Ci sia consentita una considerazione: in tutta l’EUROPA (le eccezioni sono pochissime) l’assegno sociale è già in vigore da tempo. E ovunque ha dato ottimi risultati.
E’ appena il caso di fare osservare che dovrà essere cura del Legislatore quella di evitare eventuale speculazioni di qualsiasi tipo e di qualsiasi provenienza.

Ed è doveroso, infine, evidenziare che questa mini-riforma sociale NON DEVE e NON PUO’ esimere la classe politica dell’adottare una STRATEGIA per l’ECONOMIA SICILIANA, la cui mancanza ha creato e crea – fra l’altro – i disastri economici dei quali parlavamo.

IL SEGRETARIO POLITICO FNS
(Giuseppe SCIANO’)

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