Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

A MESSINA PER LA SCUOLA E PER IL FUTURO DELLA SICILIA

Palermo, 12 settembre 2010 - E’ molto importante la manifestazione, indetta dal  movimento dei precari della scuola, il 12 settembre a Messina, abbia un grande successo. E’ necessaria una grande partecipazione del popolo della scuola, che da anni contrasta con forza, la controriforma Gelmini che ha già condotto a una drammatica crisi dell’istruzione pubblica e minaccia di azzerarla.

E’ fondamentale, inoltre, che il 12 settembre si esprima anche la consapevolezza dell’intera società siciliana, sul valore generale della battaglia contro i devastanti tagli al personale della scuola, docenti e ATA.

Siamo di fronte ad un pesantissimo attacco ai livelli occupazionali, migliaia di posti di lavoro in meno che si sommano alle pessime notizie che arrivano da ogni settore.

La dequalificazione del sistema formativo pubblico, inoltre, è per la Sicilia un colpo mortale sul piano della coesione sociale, della vita civile, delle prospettive di sviluppo.

Se si guarda alle risorse e alle strutture che nelle diverse aree del paese sono a disposizione dell’istruzione, bisogna dire che la secessione voluta da Bossi è già avvenuta.

Il Partito della Rifondazione Comunista siciliano rinnova il suo impegno, nella battaglia a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola, per la difesa e il rilancio dell’istruzione pubblica, per una radicale svolta nelle
scelte economiche e sociali.

Luca Cangemi
Segretario regionale PRC

Commenti