Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

STALKER 'INCHIODATO' DALLA POLIZIA A MESSINA: PERSEGUITAVA L'EX MOGLIE

Messina, 15/06/2011 - La Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Messina, con ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Messina, ha proceduto all’arresto di un cittadino messinese, responsabile del reato di stalking ai danni del coniuge. Lo stalker, incapace di accettare la decisione della moglie di porre fine al loro matrimonio,
aveva da tempo cominciato a molestare la vittima con minacce e ingiurie reiterate e rivolte anche ad altri familiari responsabili, ai suoi occhi, di proteggere il coniuge ed appoggiarla nel suo intento di separarsi.

Nonostante l’ammonimento da parte del legale della vittima, lo stalker ha continuato a perseguitare la moglie, la cognata ed il compagno di quest’ultima, con appostamenti, telefonate a qualsiasi ora del giorno e della notte ed esplicite minacce di morte.
Il reo, inoltre, oltre a rintracciare le nuove utenze telefoniche utilizzate dalla moglie, si serviva del social network Facebook per dissuadere la moglie dalla decisione di separarsi.
Il timore che le minacce si tramutassero in atti contro l’ incolumità fisica della vittima e dei suoi cari ha prodotto uno stato d’ansia permanente ed indotto le vittime a rivolgersi alla Polizia di Stato.

Infine, nel pomeriggio del 3 Giugno u.s., quando l’autovettura del compagno della cognata è stata incendiata, i poliziotti sono risaliti velocemente allo stalker come responsabile dell’atto criminoso. Gli agenti hanno infatti rinvenuto all’interno della sua autovettura una tanica contenente tracce di liquido infiammabile ed un accendino.
Tale ultimo riscontro, abbinato ad ulteriori prove nel frattempo raccolte dagli investigatori della Polizia Postale, ha reso possibile l’arresto odierno e la fine dell’incubo per la vittima e i suoi familiari.
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Nel corso della serata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile ed il Commissariato di P.S. Messina Nord, hanno tratto in arresto un trentacinquenne messinese, pregiudicato, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, indagato per aver tentato di uccidere, in data 28 maggio u.s., due fratelli esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco e per aver detenuto illegalmente un’arma da sparo con la quale ha posto in essere la condotta criminosa.
L’episodio è scaturito da un diverbio con le due vittime che lo avrebbero colpito con calci, pugni e colpi di casco mentre si trovava presso un autolavaggio, sito in questa via Colapesce, in attesa del lavaggio del proprio ciclomotore.
Dopo il violento diverbio il reo si allontanava a bordo del proprio ciclomotore minacciando di morte i due aggressori.
Trascorsi circa 15 minuti, l’uomo ritornava sul luogo del fatto armato di pistola e, sceso dal ciclomotore, con il chiaro intento di vendicarsi, sparava più proiettili cal.7.65 indirizzati ai due fratelli colpendo il cofano di un’autovettura lì parcheggiata vicino l’autolavaggio.
Ieri sera, al termine di meticolose indagini, la Polizia ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina associando il malvivente presso la Casa Circondariale di Gazzi.

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