Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

GIUNI RUSSO: RAI STORIA RICORDA LA 'VOCE DI GABBIANO' NATA A PALERMO

Roma, 13/09/2011 - Res presenta "Giuni Russo. La voce di un gabbiano", in onda mercoledì 14 settembre alle 23.00 su Rai Storia. Interprete penetrante, dalle indiscusse doti artistiche e dalla grande potenzialità vocale, Res la ricorda con un appuntamento speciale. La cantante conosciuta per brani celebri negli anni Ottanta, quali “Un’estate al mare”, che la consacra al grande pubblico, "Alghero", "Good good bye", "Sere d'agosto", "Limonata cha cha", "Adrenalina".
Nata a Palermo il 10 Settembre 1951, inizia giovanissima a studiare canto e composizione. Nel 1968 incide alcuni 45 giri con il suo vero nome, Giusy Romeo. Nel 1975 assume lo pseudonimo di Junie Russo, con il quale pubblica l’album "Love is a woman". Dal 1978 "Junie" viene italianizzato in "Giuni" e così si presenta nel 1982, con il disco "Energie". Poi, nell’82, i già citati successi.

Eclettica e votata alla sperimentazione, nel 1988 Giuni Russo pubblica “A casa di Ida Rubistein", in cui riadatta note arie e romanze di Bellini, Donizetti e Giuseppe Verdi. Nel 2003, l’anno prima della morte, presenta al Festival di San Remo la canzone "Morirò d'amore (Le tue parole)". E quella ripercorsa nello speciale di Res e’ la storia di una ragazzina palermitana, decisa, pur tra mille difficoltà, a vivere solo della propria voce e della propria musica. Poi gli incontri felici, le delusioni professionali, le scelte artistiche coraggiose, passando dalle più orecchiabili canzonette estive alle melodie ricercate e sofisticate degli ultimi anni. Per concludere la sua esistenza con una trasformazione completa ed interiore che l’hanno portata a scrivere e interpretare brani carichi di spiritualità e di intensità.

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