Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

BIANCO ROSSO E VERDI, SAGA TRICOLORE DI UNA NAZIONE IN CORSO

 Teatro Massimo di Palermo, domenica 23 ottobre ore 11.30 replica aperta al pubblico 20, 21, 22, 25, 26 e 27 ottobre 2011 ore 10 e 11.30 (repliche riservate alle scuole)
Palermo, 18 ottobre 2011 (f.t.) - Con Bianco Rosso e Verdi si sono avviate nell’autunno del 2009 le iniziative del Teatro Massimo per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Lo spettacolo, salutato allora da un enorme successo di pubblico, e vincitore del prestigioso Premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali italiani quale miglior iniziativa del 2009, torna in scena a coronamento dell’anno celebrativo 2011 (12 recite dal 20 al 27 ottobre).

Bianco Rosso e Verdi è stato inserito già nel 2009 nell’ambito delle celebrazioni ufficiali per i 150 anni dell’Unità d’Italia (1861-2011), promosse dal Comitato interministeriale con il supporto dell’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio, ed è stato segnalato dalla presenza del logo ufficiale, recante tre bandiere tricolore simbolo degli altrettanti giubilei nazionali (1911, 1961 e 2011). Oltre alle repliche per le scuole, domenica 23 ottobre alle ore 11.30 è in programma una replica aperta a tutto il pubblico, adulti e spettatori più giovani.

«Attraverso la vita di Verdi e le sue opere, così come sono narrate nello spettacolo di Francesco Micheli e Giovanni D'Aquila – sottolinea il sovrintendente Antonio Cognata – gli studenti possono scoprire le più note melodie del melodramma italiano dell'Ottocento e i tanti “slogan” morali e ideologici che hanno segnato gli anni intensi del nostro Risorgimento. Dal 1861 gli italiani hanno una Nazione in cui riconoscersi e in cui affermare una rinnovata identità politica ed etica che trova perfetta corrispondenza nelle opere verdiane. Anche per questo noi ribadiamo con convinzione l'importanza dell'ascolto musicale a sostegno dell'educazione scolastica».
Bianco Rosso e Verdi è uno spettacolo che fa vivere il teatro in una dimensione totalmente diversa dal solito: l’azione nasce al centro della sala, in cui è costruito un inedito palcoscenico/pedana sul quale si muovono gli artisti che rimangono vicini agli spettatori, sistemati non in platea ma nei palchi del Teatro che si trasforma così in uno spazio rappresentativo nella sua totalità e il pubblico, inserito in questo spazio, agisce da protagonista insieme agli artisti. Ecco come lo stesso Micheli, ideatore e autore della drammaturgia, racconta lo spettacolo in cui le musiche di Giovanni D’Aquila si configurano come un collage di celebri pagine verdiane: «c’è un bimbo molto fortunato: la mamma lo salva salendo in cima al campanile mentre i soldati uccidono e saccheggiano; da ragazzo quel bambino vuole studiare musica ma la sua domanda di ammissione al Conservatorio viene respinta (quell’istituzione oggi è intitolata a lui).

Le sue prime opere vengono fischiate. Ma Verdi non si dà per vinto, si butta nella mischia; altrettanto si fa nell’Italia attorno a lui, terra oppressa ma non vinta. Entrambi lottano: l’uno per diventare compositore, l’altra per diventare nazione. Liberi. Ma non appena questo accade, tra i due iniziano i problemi e il nostro amico per trent’anni lavorerà lontano da lei. Solo molto tardi, quando il grande maestro è ormai un vecchietto adorato dal mondo intero, tornerà a scrivere per la sua terra, poco prima di morire. È la storia di Giuseppe Verdi; e anche dell’Italia».

Bianco Rosso e Verdi coinvolge Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo. Il soggetto e la regia sono di Francesco Micheli, le musiche originali di Giuseppe Verdi, elaborate e trascritte da Giovanni D’Aquila; scene e costumi di Federica Parolini; coreografie di Luigi Neri.

«Sul doppio canovaccio che intreccia la storia della conquistata identità di popolo italiano nell’Ottocento, col parallelo racconto della vita di Verdi letta attraverso ampi stralci dalle opere, lo spettacolo unisce musicisti del Teatro con numerosi cori nati all’interno delle scuole di primo e secondo grado della città, con un gesto di politica culturale capillare, e particolarmente meritevole in questo contesto urbano, iscritto nel più ampio disegno di iniziative denominate “La scuola va al Massimo”».

Associazione Nazionale Critici Musicali - Motivazione del conferimento del XXIX Premio “Franco Abbiati” a Bianco, Rosso e Verdi quale migliore iniziativa del 2009.
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Spettacolo di domenica 23 ottobre ore 11.30

Costo dei biglietti: da euro 4 (studenti), euro 10 (adulti) in vendita dal 18 ottobre presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica ore 10 - 15, tel. 0916053580 / fax 091322949 / biglietteria@teatromassimo.it).

Offerta per due adulti e un giovane entro i 16 anni: Euro 18 (invece di euro 24).

Spettacoli per le scolaresche (20, 21, 22, 25, 26 e 27 ottobre, ore 10 e ore 11.30)

Le scuole interessate al progetto possono rivolgersi all'Ufficio preposto del Teatro Massimo: tel. 0916053267 – fax 0916053342 scuole@teatromassimo.it

Bianco, Rosso e Verdi

Saga tricolore di una nazione in corso

Soggetto e regia Francesco Micheli
Musiche originali Giuseppe Verdi
Elaborazioni e trascrizioni Giovanni D’Aquila
Direttore Attilio Tomasello
Scene e costumi Federica Parolini
Coreografia Luigi Neri
Luci Andrea Oliva
Maestro del coro Andrea Faidutti

Interpreti vocali Sabrina Antona (soprano), Katia Ilardo (soprano), Jung Tae Sung (tenore), Vincenzo Bonomo (tenore), Federico Longhi (baritono).
Voci recitanti Pietro Massaro, Francesca Ciocchetti, Serena Barone
Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo

20, 21, 22, 25, 26, 27 ottobre 2011 ore 10 e 11.30
23 ottobre 2011 ore 11.30

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