Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LOMBARDO: "IL REFERENDUM DEL PD E' FOLLE E NON POSSO CONSENTIRE CHE SI FACCIA"

11/01/2012 - "La storia del referendum del Pd ha dell’incredibile, a un anno dalle elezioni politiche regionali e a poche settimane dalle amministrative di Palermo. E’ un colpo di scena che sinceramente i più non si sarebbero mai aspettato e che neppure la più fervida immaginazione avrebbe potuto produrre", lo scrive il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che così prosegue.

"C’era stata una raccolta di firme, peraltro su quesiti che sono stati profondamente modificati. Per quanto mi riguarda credo sia assurdo per un gruppo dirigente che ha instaurato con me un rapporto di collaborazione che è stato fondamentale per la produzione legislativa e per l’azione riformista che abbiamo portato avanti e quando faremo l’elenco delle riforme che abbiamo definito per legge e per azioni di governo non so se troveremo molti paragoni nella storia della nostra terra.

Adesso cosa si fa con il referendum? Si mette in discussione o meno l’appoggio al governo ora? E’ assurdo e folle e io non posso consentire che si faccia. Piuttosto che fare questo referendum, il Pd decida di non sostenere l’azione riformatrice del governo. Si vada a qualunque conseguenza ed eventualmente per togliere di imbarazzo e per eliminare qualunque dubbio o sospetto, gli assessori tecnici che si sentissero espressione per una ragione o per un’altra del Pd lascino pure la giunta e tolgano dall’imbarazzo questa parte di Pd che non so qual è. Non credo sia quella minoranza che ha chiesto il referendum perché il quesito sottoscritto dai loro firmatari è tutt’altra cosa. Non è neppure della maggioranza dell’80% dei componenti dell’assemblea perché di certo non vogliono il referendum. Eppure lo si fa. Leggo oggi che sarebbe illeggittimo perché è stata discrezionalmente cambiata la data.

Io onestamente non mi ci raccapezzo. Come non ci si raccapezzano gran parte delle persone serie, competenti, per bene, validissime che militano all’interno del Pd e non solo i deputati molti dei quali ho sentito.

Mi auguro che nel giro di qualche ora si riesca a fare chiarezza oppure ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Non c’è dubbio che il gran lavoro che si è fatto in questi anni e che ha prodotto ottime amministrazioni espressioni di questa alleanza nei vari comuni in cui si è votato l’anno scorso va a farsi benedire a cominciare dal comune di Palermo. E allora chiaramente ognuno farà le proprie scelte e prenderà la propira strada".

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