Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MESSINA E GIARDINI: ARRESTATI 4 USURAI E UN TRUFFATORE SERIALE

Messina, 11/01/2012 - Nella mattinata odierna gli agenti della Sezione di P.G. presso la Procura della Repubblica di Messina hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione di Misure Cautelari emessa dal GIP presso il Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura. Agli arresti il 61enne Mario Selvaggio, e Andrea Amato (48), compagno della Ambrogio, con piccoli precedenti per spaccio. Selvaggio era già coinvolto nell'operazione anti usura "Grano maturo". I 4 arresti sono l'esito ulteriore dell'operazione "Brillantina", inchiesta che nel gennaio 2011 portò all'arresto di 7 persone con l'accusa di usura. Ai domiciliari sono finiti Lorenzo Bilardo, 50 anni, e Domenica Ambrogio (36). L'indagine ha ricostruito le vicende di Bilardo, al centro dell'operazone Brillantina per aver adescato e derubato il professore di Fisica dell'Ateneo messinese Placido Migliardo, poi deceduto).

Secondo gli investigatori il barcellonese, in difficoltà economiche anche a causa della passione per il gioco d'azzardo era assieme vittima e usuraio in un giro di prestiti con interessi mensili dal 5% al 10%: si faceva dare e promettere interessi usurari nella misura del 10% mensile in corrispettivo di prestiti di denaro; di una donna di anni 36 sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, per il reato di usura, in concorso con il convivente ed altro soggetto, in danno di un artigiano dal quale si faceva dare e promettere interessi usurari nella misura del 5% mensile in corrispettivo di una prestazione di denaro dell’importo complessivo di circa 60.000 euro ed in danno di altra persona da cui si faceva dare e promettere interessi usurari nella misura del 5% mensile in corrispettivo di una prestazione di denaro dell’importo complessivo di 7.500 euro; di un messinese di anni 48 sottopost

o alla misura della custodia cautelare in carcere, per il reato di usura in concorso con la recidiva specifica; e di un messinese di anni 64 sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere, per il reato di usura in danno del predetto artigiano da cui si faceva dare e promettere interessi usurari nella misura del 5% mensile in corrispettivo di una prestazione di denaro dell’importo di 20.000 euro.

A conclusione di un’articolata attività di indagine, il personale del Commissariato di Taormina ha tratto in arresto un pregiudicato di Giardini Naxos (ME) di anni 62 per reati contro il patrimonio, perché ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata in danno di numerose persone.
L’uomo con artifizi e raggiri adescava le vittime nei pressi dell’Ospedale Sirina di Taormina facendogli credere di dover ricevere cure urgenti ed immediate per la situazione sanitaria in cui versava, e poiché non aveva la disponibilità economica si faceva consegnare somme di denaro dalle vittime con l’impegno di restituirle in seguito.
A seguito delle numerose segnalazioni giunte alla Polizia di Stato di Taormina, venivano avviate opportune indagini tese all’identificazione del truffatore, ed a seguito dei numerosi servizi di appostamento nei pressi della struttura ospedaliera taorminese, gli agenti hanno avuto modo di individuare il raggiratore di numerosi anziani sino a quel momento vittime della truffa.
A tal punto le numerose vittime, invitate presso il Commissariato di Taormina, denunciavano tutte le storie narrate dal truffatore per farsi consegnare il denaro che, come successivamente accertato, non veniva utilizzato per avere prestazioni sanitarie urgenti causati da incidenti stradali nei quali lo stesso diceva di essere rimasto coinvolto ma nella realtà non avvenuti.
L’Autorità Giudiziaria di Messina, accogliendo pienamente il copioso materiale probatorio raccolto dagli investigatori del Commissariato di Taormina, emetteva un’ordinanza di applicazione cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del reo che è stata eseguita nella mattinata odierna.

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