Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MAFIA DEI NEBRODI: CONFERMATE IN APPELLO LE CONDANNE DEL PROCESSO 'RINASCITA'

Messina, 24/02/2012 - Sebastiano Bontempo Scavo (17 anni, 8 mesi); Roberto Marino Gambazza (15 anni, 6 mesi), Antonio Foraci (9 anni), Massimo Rocchetta (8 anni, 10 mesi). Ed ancora, 7 anni di reclusione sono stati inflitti a Tindaro Siragusano; 5 anni e 6 mesi a Rosario Bontempo Scavo; 5 anni e 2 mesi a Salvatore Giglia; 5 anni ed 1 mese a Michele Siragusano; 5 anni ad Emanuele Merenda;
4 anni e 6 mesi a Rita Costanzo; 4 anni a Signorino Conti Taguali ed a Giuseppe Sinagra; 3 anni e 8 mesi a Roberto Mazzara; 2 anni a Rosario Belletto Grillo e ad Ernesto Pinto. Sono queste le condanne che la Corte d’Appello di Messina ha confermato agli imputati processati nell'ambito dell'operazione denominata 'Rinascita', alla mafia dei Nebrodi.

Gli imputati dovranno inoltre risarcire i danni alle parti civili: le associazioni antiracket di Capo d’Orlando, Brolo e Patti, e all’imprenditore Giuseppe Letizia.

Sedici gli imputati alla sbarra nel processo ai componenti del clan di Tortorici, sui Monti Nebrodi, che nel luglio del 2011 erano già stati condannati dal Tribunale di Patti a pene complessive per un ammontare complessivo di 100 anni di carcere, con 7 assoluzioni.

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