Rito della Luce: 21 e 22 giugno alla scoperta dell’Incanto dell’Invisibile pensato da Antonio Presti

TORNA IL RITO DELLA LUCE ALLA PIRAMIDE 38° PARALLELO E RINASCE IL NUOVO ATELIER SUL MARE ASTEROIDE20049 ANTONIOPRESTI A VILLA MARGI,  21 e 22 giugno alla scoperta dell’Incanto dell’Invisibile    Reitano (Me), 19/06/2025 - Il  Rito della Luce  pensato e voluto da  Antonio Presti  ritorna a Motta d’Affermo per l’apertura straordinaria della Piramide 38º Parallelo, opera monumentale simbolo della Fiumara d’arte. L’esperienza, gratuita e immersiva, consentirà ai visitatori di sperimentare il Rito della Luce, attraverso l’unico punto d’accesso alla Piramide. Si attraverserà un lungo cunicolo scuro, illuminato soltanto dalla luce che filtra dall’accesso. Poi il buio, lo stesso che Dante descrive  nel mezzo del cammin di nostra vita . Il visitatore procederà così a tentoni, potendo contare soltanto sui propri passi. Fino all’accesso alla Piramide, al solstizio d’estate, alla luce nuova che torna a indicare la strada.  Tra canti, danze e musiche, il ...

CINA, PONTE SULLO STRETTO E TIBET...

Librizzi (Me), 23/03/2012 - Lo svolgimento, oggi, a Librizzi, e domani a Patti, del Convegno «TIBET E CINA» - La storia, il contesto culturale e l'attualità, ci offre l’occasione di riflettere più e meglio sul tentativo operato in lancia di penna
da taluni settori politico-mediatici siciliani di favorire l’espansionismo economico in Sicilia della più popolosa autocrazia del Mondo: la Cina Popolare.

Si offre una subordinazione “coloniale” del Territorio Siciliano all'imperialismo economico cinese nel Mediterraneo ed in Europa.

E si propone addirittura di chiedere un finanziamento per la realizzazione
del Ponte sullo Stretto di Messina.
Tentativi di gruppi mediatici, economici e politici di orientare il Premier,
Monti a trattare con la Cina sul finanziamento al Ponte, dimostrano, se ve
ne era bisogno, quanto lontani questi settori siano dalla realtà quotidiana
che vivono la stragrande maggioranza dei Siciliani.


Auspichiamo che il Presidente del Consiglio ignori, dunque, l’ improvvido
invito rivoltogli dal Presidente della Regione di farsi “raccomandatario” della
“questione ponte” presso Pechino.

Sarebbe oltremodo grave se il Ponte tornasse ad essere e proporsi come
modello e paradigma di un prototipo di relazioni politiche, economiche e
infrastrutturali di tipo dirigista e coloniale e per lo più stavolta subappaltate
al più grande sistema assolutistico del Pianeta.

Quella stessa Cina Popolare che dal 10 marzo 1950 conculca, opprime e
offende la Nazione ed il Popolo Tibetano.

Come Indipendentisti du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia
Indipinnenti” speriamo che il nostro ragionamento sia condiviso anche dai
convegnisti di Librizzi oggi e di Patti domani e che dal Messinese venga un
monito e un rinnovato, popolare NO ad un Ponte che minaccia il futuro
della Sicilia e di Messina e che per di più favorirebbe l’imperialismo
economico cinese nel Mediterraneo solo per rimettere in circuito un
modello depauperativo come quello del Ponte sullo Stretto.

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